Uncodified DOCUMENT
Nei 25 minuti di “Document”, Corrado Altieri ci propone una visione personale e decisamente rinnovata della power-electronics, un genere musicale nato 35 anni fa e da alcuni considerato morto. Registrato come il debut “Involucri” (già recensito da Distorsioni) nell’estate del 2010, pur essendo concettualmente assai differente dal primo lavoro, questo secondo mini-album vede la luce ben due anni dopo l’atto di concepimento, pubblicato dall’etichetta italiana di musica sperimentale Lisca Records. Dai titoli dei brani di questo lavoro si scorge a volte una certa ironia di fondo (Discobar Panic Disorder, Aesthetic Imperfection), a volte una critica forte alla cultura e alla società odierna (Culture of Optimism, Social Evening, In Attesa di Spiegazioni o Severance). L’opener Discobar Panic Disorder è un incubo sonoro fatto di loop di rumori ed interferenze di vario genere, un magma avvolgente, che però stimola la mente dell’ascoltatore nella creazione di proprie immagini, anziché annichilirla.
Dopo un paio di brevissimi intermezzi di puro rumore incontriamo Severance, un viaggio nella distorsione digitale, uno sgretolamento di frequenze condito da interferenze di rumore bianco e segnali analogici; man mano che si viaggia all’interno del brano il pathos aumenta gradualmente fino a raggiungere il climax appena superato il terzo minuto di ascolto, per poi ricominciare dall’inizio nell’ultimo minuto e mezzo a velocità doppia.
Aesthetic Imperfection contiene i prodromi di quella che sarà la malsana collaborazione con Simon Balestrazzi (T.A.C./Dream Weapon Ritual) nell’entità Candor Chasma: una power electronics analogica e psichedelica, costituita da sibili di varie tonalità generati elettronicamente a cui si sommano intermittenze di synth analogici, quasi fossero sirene di navi lontane, disperse in una tempesta glaciale. Il brano, introdotto nel primo minuto da un loop quasi sinfonico a cui si sommano glitch e campionamenti di varia provenienza, riesce a generare immagini nell’ascoltatore e in alcune sue parti potrebbe benissimo funzionare come colonna sonora per qualche film sci-fi.
Dopo un paio di micro-intermezzi arriviamo a Relationship, guerriglia powernoise saturata all’inverosimile (l’autore avrà voluto rappresentare in audio i rapporti conflittuali tra gli esseri umani?): qui siamo più vicini alla tradizione di genere e per questa ragione il brano risulta meno interessante degli altri pur essendo formalmente fatto bene. Chiude Entertainment And Partial Entropy un minuto di collage sonori apparentemente di natura analogica. Il suono di Uncodified pur essendo “totale” come quello dei suoi predecessori, non è mai disturbante in maniera fine a se stessa, ma è portatore sano di immagini sonore, un quadro astratto dentro cui riusciamo a riconoscere forme a noi note. Non ci troviamo di fronte ai primi lavori shock di Maurizio Bianchi, Merzbow o Whitehouse, qui il suono è pregno di una componente psichedelica che verrà ampliata nei dischi a nome Candor Chasma.
Commenti →