Dead Man's Band Psycho-hard blues terzo millennio dalla Grecia
I N T R O
Non finiremo mai di sorprenderci per la quantità di ottime band che gli ultimi anni -ed il 2014 in particolare - ci hanno regalato sotto il vessillo della psichedelia. C'è stata una nuova fioritura che ha dato un abbondante raccolto, sotto forma di artisti e formazioni che, in ogni parte del globo, rileggono ed interpretano con spirito moderno – a volte neanche troppo - sonorità che appartengono al periodo clou del suono acido, 1967-1970. Niente di particolarmente originale sia chiaro, ormai tutto è stato detto ed esplorato in questo ambito, ma sarebbe delittuoso ignorare queste nuove realtà musicali, che con passione infinita si riappropriano di un suono e di un epoca che, anche per motivi anagrafici, non li ha visti protagonisti.
Vintage Rock vibrante: "Dead Man's Band" e "Vol.II"
Dead Man's Band (Attica, Pireo, Grecia) sono un superbo gruppo perdutamente innamorato di quelle melodie e di quei suoni. Il gruppo è avvolto da una vera aurea di mistero, poco o nulla è dato sapere di loro, nessuna foto in rete, l'unica dopo 4 anni (quella che inaugura questo articolo) ce la siamo fatta inviare noi di Distorsioni dalla band a corredo di questo Profilo. Provate a cercare nella solita pagina Bandcamp o in quella dell'ottimo Reverbnation, troverete giusto poche righe informative. Si sa soltanto che la line up attuale è composta dalla straordinaria singer Lady Fantasy, da Vasilis B. alla chitarra, Kostas D. al basso e Joseph V. alla batteria. Nel primo disco c'erano due chitarre, l'altra era di George Pan. Che non si sappia altro in fondo poco importa, c'è la musica che parla per loro. E sono due bellissimi album, usciti a breve distanza, il primo omonimo "Dead Man's Band" (2012) e l'ultimo, "Vol.II" del Febbraio 2014. Il suono di questi nostalgici greci è orientato su di un hard blues psichedelico, chitarre in primo piano e la voce solista che svetta regina su tutto. Lady Fantasy appare come la degna erede di singer inarrivabili come Janis Joplin ma anche della bravissima Candy Givens dei sottovalutati Zephyr. Molti di voi li ricorderanno senz'altro, sono stati il primo gruppo di Tommy Bolin, chitarrista anche di James Gang e Deep Purple, scomparso a soli 25 anni per overdose di eroina.
Novelli Zephyr
I Dead Man's Band si riappropriano del blues venato di psichedelia degli Zephyr ma lo fanno in maniera personale e ci regalano della composizioni da lasciare senza fiato. Del resto con una cantante come Lady Fantasy tutto è possibile. Ascoltate le tracce più dilatate dei due album, le notevoli Empathy dal primo disco e Playroom da Vol.II, due lunghi slow blues e rimarrete stupiti dalla cura con cui i greci rileggono e fanno loro un suono appartenente alla preistoria rock. Il primo inizia coma la Dazed and confused rubata da Jimmy Page al povero Jake Holmes, con la sola variante della voce femminile in luogo di quella di Robert Plant. Una traccia da brividi. Dal primo omonimo disco, il migliore dei due, ci sono molte cose da ricordare, la splendida Behind smoke, la grintosa Far from the sun ed il blues da paura di Far away ride, Quando i ritmi scendono un po' arrivano cose come Nothing here, In the shadows e la finale The last 4 minutes, tutta roba di squisita fattura.
Nel recente Vol.II i Dead Man's Band non abbandonano quei suoni e ci regalano nuovamente otto canzoni ad ampio respiro dai soliti tracci somatici blues, con un leggero velo di psichedelia in superficie. Lady Fantasy ci regala altre prestazioni vocali super: su tutte Song for J., Just a trip e lo slow superbo di Faces in the crowd, la cosa migliore del lotto. Night of the blackfish è la traccia con le connotazioni più hard di tutte, mentre in 13 cold oranges in August, il gruppo da il meglio di sé, fa capolino pure l'organo di Jargon che si intreccia con le sei corde di Vasilis in un bel crescendo strumentale. I Dead Man's Band sono davvero una band magnifica, in ambito psichedelico (magari non propriamente inteso) fra le migliori uscite negli ultimi anni in Europa al di fuori della solita Inghilterra. E tutto ciò senza una etichetta, senza pagina web e senza alcun supporto fisico in vendita (!). I loro due album, bontà loro, sono infatti disponibili per il download gratuito nel loro spazio Bandcamp, anche nei migliori formati audio disponibili (Flac, AAC). Sarebbe un peccato mortale non approfittarne.
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