Noise Trade Company INFIDI, LASCIVI CREDENTI
INTRO
Noise Trade Company è un progetto musicale nato nel 2007 dalla volontà del sound artist toscano Gianluca Becuzzi di tornare ad esplorare la forma canzone all’interno del suo percorso artistico, dopo un break di molti anni dalla fine improvvisa del suo progetto storico Limbo (portato avanti sin dal 1984), e delle sue collaborazioni con nomi storici dell’elettronica italiana come Pankow e Kirlian Camera avvenuto nel 2001, periodo in cui è stato impegnato in vari progetti di musica elettronica sperimentale ed elettroacustica quali Kinetix, Becuzzi Orsi, Grey Hystory.
Gianluca Becuzzi: La Compagnia del Rumore
I primi tre dischi di Noise Trade Company sono un sunto dei progetti precedenti di Becuzzi, inglobando in un postpunk elettronico ed early industrial anche elementi di oscurità classici della musica dei Limbo (presente alle chitarre Paolo Cillerai della storica band toscana), della power-electronics dei Grey History (Fabio Orsi, presente anch’egli alle chitarre) ed elementi ritmici cari alla minimal electronica di Kinetix. I lavori sono: “Crash Test One” (2008, N-Label), “Just Consumers” (2010, N-Label, 2 CD), “Post Post Post” (2011, Sigsaly Transmissions, EK Product). E’ con il successivo, penultimo album “Reformation” (composto, registrato e pubblicato nel novembre 2012) che il progetto rinasce come trio costituito da Elena De Angeli (voce e liriche), Fabrizio Biscontri (chitarre, bassi, tecnico del suono, del mixaggio e del mastering) e Gianluca Becuzzi (programmazione ritmica, voce maschile, suoni elettronici e autore delle musiche). Se già in “Reformation” si stentava a riconoscere i Noise Trade Company dei primi tre album, a causa della brusca virata verso un certo tipo di dub bianco alla Scorn o di trip-hop oscuro e rumoroso alla Massive Attack con la voce della De Angeli più presente e meno effettata rispetto al precedente “Post Post Post”, sempre più influenzata da Nico (di cui interpreta la celebre Evening), nell’ultimo lavoro “Unfaithful Believers” - uscito il 21 febbraio del 2014 - secondo capitolo di una nuova trilogia, la compagnia del rumore cambia nuovamente pelle.
UNFAITHFUL BELIEVERS: ... nessun paradiso
A fare da padrone in questo nuovo capitolo sono le atmosfere alla Twin Peaks che conferiscono un odore quasi soundtrack al disco e che pongono Becuzzi e De Angeli nella posizione di novelli Badalamenti e Cruise. Il testo più narrativo del disco, Her Cold Lips, sembra fare riferimento alla storia di Laura Palmer in Twin Peaks e il tema ricorrente del fuoco in alcuni testi potrebbe forse essere un tributo al film “Fire Walk With Me”, pur assumendo varie sfumature come il fuoco della passione, il fuoco infernale di dantesca memoria o il fuoco distruttivo (in Do Something Evil). E’ interessante notare come anche gli altri elementi naturali siano un tema ricorrente dei testi della De Angeli: l’aria/vento nell’apertura e chiusura del disco, l’acqua/il ghiaccio in Fire, Still Water Runs Deep e Beauty, la terra/il deserto in Do Something Evil e Beauty. I testi, tutti intimisti - forse qualcuno autobiografico - trattano temi immortali quali la passione, il piacere, la dannazione, il desiderio in tutte le sue accezioni (desire, longing, yearning), la follia, l’innocenza perduta, con cenni critici alla fede cattolica in alcune frasi chiave (“There is no Eden, no one will save you” oppure “The god of lascivious/unfaithful believers”), lasciandosi dietro i contesti “unpop” o di critica/satira sociale contemporanea dei testi di Becuzzi dei primi tre album.
... fuoco cammina con me
Il contributo della De Angeli a Noise Trade Company è ormai fondamentale (tutti i testi e le melodie delle voci sono suoi), non solo come vocalist, ma anche come compositrice: non a caso Fire e i brani gemelli Do Something Evil e Beauty sono evidentemente arrangiati dalla band intorno alle sue melodie vocali. Le influenze di Nico, della Cruise si stemperano nel suo personale modo di cantare, ora leggiadro ora severo (nelle interpretazioni più marziali e distaccate e in alcuni passaggi melodici si percepiscono notevoli similitudini con Mina Spiler dei Laibach), capace di scrivere sia melodie soavi che nenie malsane, senza mai cadere nel grottesco o nel gotico. Il contributo chitarristico, talvolta alla “spaghetti western”, di Biscontri è notevole e ben più evidente dei passati contributi chitarristici di Fabio Orsi e Paolo Cillerai, all’epoca ridotti al ruolo di meri collaboratori di Becuzzi. Solo in Broken Toys ritornano le sperimentazioni chitarristiche tipiche dei due vecchi collaboratori, uno dei pochi punti di contatto tra vecchi e nuovi NTC. L’ottimo lavoro dietro il banco di missaggio e al basso dello stesso Biscontri ha contribuito a conferire nuova luce ad un progetto che nell’arco di tre dischi sembrava aver detto già tutto. Unfaithful Believers non è un disco scopiazzato da qualche colonna sonora di Badalamenti o da qualche album della Cruise, è un disco che vive di luce propria, mantenendo soprattutto nelle ritmiche una chiara matrice breakbeat a battuta lenta.
... il motel delle anime perse
La personalità vocale e musicale di Becuzzi è evidentissima in tutti i brani e se le sue due composizioni ambient-industrial presenti nel disco (Black Souls Motel e Innocence Is Lost) rispecchiano a pieno la sua produzione solista - forse in questo disco hanno solo il compito di allungare di quasi 10 minuti un album di per sé già corposo - è possibile invece riconoscere il Becuzzi degli ultimi Limbo (quelli di “L’Etre et le Néant”) nelle partiture ritmiche di questo disco (riascoltatevi brani quali She’s Missing o Total Sickness). Solo nel brano iniziale, finale e in Still Water Runs Deep (uno dei pochi brani post-punk del disco, anche se a battuta lenta) si riconoscono le classiche beatbox dei NTC, unico punto di contatto ormai con i primi album del progetto. Badalamenti e Massive Attack, Scorn e Nico, Limbo e Current 93 sono solo alcuni degli ingredienti utilizzati in questo disco, tutti dosati sapientemente e con gusto. Anche Unfaithful Believers come tutti quelli dei tanti progetti di Becuzzi dal 2000 in poi ha una struttura speculare, ove il primo brano ha elementi in comune (oltre che la durata) con l’ultimo, il secondo con il penultimo e così via. Unico neo dell’ottimo lavoro realizzato (anche graficamente) l’eccessiva durata, due parti di trenta minuti ciascuno. La terza parte della trilogia è attualmente in fase di registrazione.