Egle Sommacal L’Atlante Della Polvere
"L'Atlante Della Polvere" di Egle Sommacal viene pubblicato nell'aprile del 2016, ovvero a due anni di distanza da "Il Cielo Si Sta Oscurando", ponendosi come ennesima tappa di un viaggio silenzioso nelle cavità delle emozioni, compiuto attraverso un lavoro di riflessione profonda sulla condizione umana. Nella scrittura di Sommacal si percepisce da sempre una urgenza espressiva che colpisce per lo spessore di autenticità con cui viene analizzata la vita ed i suoi fenomeni collaterali, il pulviscolo atmosferico delle sensazioni, oltreché il linguaggio della natura il cui alfabeto inscrive un'appartenenza nel destino di ciascuno. La prospettiva della musica in questo senso viene sovvertita, divenendo strumento per amplificare le vibrazioni derivanti dai contorni sfuggenti delle cose che vorremmo ci appartenessero. "L'Atlante Della Polvere" è tutto questo, ovvero la poetica di una indagine intima ed ancora in corso sul movimento che trapassa la vita come fosse un corpo trafitto da un'energia incontenibile, oppure come un fotogramma che imprigiona un attimo nella condanna di una sospensione eterna. Egle Sommacal non è solo parte integrante del suono dei Massimo Volume, ma nello stesso tempo custode di una visione personale che, nella dimensione solistica, fa emergere più nettamente la declinazione di un linguaggio votato al classicismo espressivo ed una ricerca i cui echi rimandano, tra gli altri, alla sensibilità di Jorma Kaukonen. L'arpeggio dell'iniziale Inno A Qualcosa Che Non Ricordo è l'Essenziale, la rinuncia al superfluo, così come la successiva La Città Dei Coltelli è puro fingerpicking cadenzato su un'accordatura aperta che sembra raccontare una corsa ad occhi chiusi. Fantasmi è l'onomatopea della pioggia che ci cade addosso, mentre la successiva Il Poeta Rheinher Dipinto Dal Pittore Felixmüller (12.06.1025 Berlin - Charlottenburg) ha un incedere austero e stratificato. Troviamo ancora Il tintinnio di Seravella Nella Neve a raccontare di passaggi a livello e di treni che passano veloci mentre, dopo la brevissima Un Pezzo Di Carta Attraversa La Strada Spinto Dal Vento, Si Ferma Pochi Istanti Su Un Cespuglio E Poi Sparisce Dietro Un Angolo, si spalancano le rifrazioni e-bow di Natura I, l'unica traccia più avanguardistica dell'album. In chiusura la malinconia di Fiori Per Il Tuo Compleanno come pietra miliare posta sul limite della via a segnare il confine tra reale e immaginario. "L'Atlante Della Polvere" è un album di minimalismo impressionistico costruito con cura ed attenzione e da riscoprire come uno dei lavori di maggiore profondità scritti da un musicista aperto ad accogliere nella propria arte tutte le contraddizioni che la vita pone, per districarle e renderle più comprensibili.
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