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23 Luglio 2024 ,

Nidoja UBQ

2024 - Angapp Music

Il duo barese Nidoja formato dalla violoncellista Nicoletta D’Auria e da Domenico Monaco alla percussioni e all’elettronica, guarda come la loro città in primo luogo verso levante, verso la musica araba, per poi allargare i propri confini musicali verso altre tradizioni e generi. Per l’occasione hanno collaborato al disco Eric Forsmark alle percussioni, Nicola Nesta con oud, baglama e rubab afghano e Giuliano Di Cesare ai fiati, trasformandosi così in un quintetto, del resto il misterioso titolo dell’Ep, sei brani strumentali per 25 minuti, è l’acronimo di Underwater Bell Quintet. Del resto il duo ha ormai un’attività ventennale che l’ha portato a collaborare con musicisti provenienti da tutto il mondo, un’esperienza che nel disco si sente moltissimo e che rende così ricco e interessante l’ascolto. Come si evince dagli strumenti utilizzati dal quintetto, la musica nasce da una commistione fra strumenti moderni come l’elettronica, classici come il violoncello o i fiati e provenienti dalla tradizione orientale e araba. Non è una commistione inedita basti pensare ai Dirtmusic, Jerusalem In My Hearth, Ammar 808, Sanam che, ognuno con la propria personalità, stanno esplorando questa interazione fra contemporaneo e tradizione, ed è uno dei territori più fecondi e sorprendenti della musica di oggi., che anche i Nidoja affrontano in modo originale e convincente.

Ignazio Gulotta

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