Magazzino San Salvario Magazzino San Salvario
«Siamo come pesci rossi chiusi dentro un acquario» recita un verso della canzone d’apertura del disco d’esordio della band torinese Magazzino San Salvario, il luogo dove i quattro musicisti si riunivano durante il lockdown per poter in segreto stare insieme e suonare, e la canzone Pesci Rossi è dedicata proprio a quella sensazione comune a molti di vivere relegati fra quattro mura, assumendo però un significato metaforico che va aldilà delle contingenze. La band è formata dal bassista e cantante Stefano Caire che ha militato nei Mau Mau, nei Loschi Dezi e nei Karamamma, dal chitarrista Giovanni Caire, dal tastierista Dario Scotti e dal batterista Massimo Tiso, al disco hanno partecipato anche Federico Sirianni e alcune coriste. La musica è un rock veloce ed essenziale e con una particolare attenzione a testi di stampo cantautorale. Il tono spigliato e spontaneo desta subito una naturale simpatia, si ascolta volentieri, si prova a dimenarsi con la precisa sensazione che la band dia il meglio di sé dal vivo davanti a un pubblico caloroso e ballante. La scaletta del disco del resto è alquanto varia, si va dallo ska sbarazzino di Europa Chiama Italia che ironizza sui luoghi comuni che riempiono i discorsi dei turisti al punk melodico di Alfredo. da ballate cantautorali come Cose Che Con Ti Ho Mai Detto alla atmosfere intime e introspettive di Oceano Mare, dai testi abrasivi del rock abrasivo di Cavernicoli al pop di L’Altra Metà, una canzone d’amore fra nostalgia e speranza.
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