Synaesthesia Jeremy

Sotto l’egida della label sarzanese Baracca & Burattini (già storica agenzia di booking del Consorzio Produttori Indipendenti) i giovanissimi Synaesthesia si affacciano sulla scena discografica con il debut-act “Jeremy”. Dopo aver preso parte alle finali del Sanremo Rock della scorsa stagione e collaborato all’importante progetto “Parole Liberate Vol. 2”, colorando di note testi elaborati da persone detenute, il quartetto di origini labroniche raccoglie nove composizioni originali (la decima è una apprezzabile rilettura di Sobborghi dell’indimenticato concittadino Piero Ciampi) all’interno di un lavoro dove predomina una spontanea quanto energica propensione agli stilemi del rock tradizionale. Deception And Death, Ashes, A Lack For My Rotten Mind appaiono passaggi significativi per un esordio che, soprattutto in virtù della ‘verde’ carta d’identità della band, lascia trasparire indubbi segnali incoraggianti per le future realizzazioni. Una bizzarra curiosità: i chitarristi Jacopo Fusario e Giulio Bardi sono rispettivamente figli di Andrea e Antonio, colonne portanti dei Virginiana Miller, prestigiosa realtà artistica livornese e del movimento alternative di inizio novanta. Come si suol “di padre in figlio”.