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4 Luglio 2024 ,

Carlo Rizzolo Four Corners

2024 - Wrec

Carlo Rizzolo viene presentato nella cartella stampa come «psicologo-psicoterapeuta di professione ma da sempre cantautore e chitarrista con l’America nel cuore», aggiungiamo che pur avendo realizzato solo una manciata di dischi è da molto tempo sulle scene, fin da quando nell’ormai lontano 1979 diede vita insieme ad altri tre amici alla Golddiggers Band, band ancora oggi in attività e alla quale allude il titolo dell’album, quattro angoli come i quattro amici da cui tutto ha avuto inizio, Ascoltandolo non ci stupiremmo di scoprire che l’autore fosse davvero un americano, tanto il disco è infuso d’amore per la musica d’Oltreoceano con particolare riferimento al folk-rock, al country e a quei songwriters che hanno fatto grande quel suono da Neil Young a Joni Mitchell a James Taylor. L’apertura con l’autobiografica title-track profuma di CSN&Y, Sitting Bull, unico brano di cui Rizzolo non è autore, è stato scritto dallo scomparso Luigi Zuccheri da sempre suo sodale, è un brano forte e trascinante, un omaggio alla figura eroica di Toro Seduto, energia country rock sprigiona Do You Think I Think, assume tinte scure il folk-rock Mother Nature con sonorità debitrici del prog (speriamo di non aver bestemmiato!), per poi declinare su un finale sempre più enigmatico con i suoni minimalisti dei vari strumenti. Si torna al folk-rock con i chitarroni alla Neil Young in Skyline, influenza che si sente molto forte anche in Time Is A Variable, più riflessive e lente tracce come The Advantage You Have e Take a Look At The Moon, mentre In The Pharm ci porta in una fattoria sui ritmi del country e del bluegrass, ma il testo si schiera contro gli allevamenti intensivi. Abbiamo poi una sorta di trilogia degli affetti familiari, la dolce e pacata You dedicata alla moglie, Not Only A Father energica e calda col sax che si scatena, dedicata al padre e Nuovo giorno dedicato al rapporto doloroso e difficile col primogenito, significativamente il brano è l’unico cantato in italiano. Evidentemente la strada del rock a stelle e strisce è assolutamente congeniale alla voglia di Carlo Rizzolo sia di fare musica sia di raccontare le sue emozioni e la sua vita, perché come recita il titolo del suo rock-blues I’m A Dreamer, la condizione di sognatore, di andare oltre, è quella che ci può salvare, insieme al buon rock, naturalmente.

Voto: 7/10
Ignazio Gulotta

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