Preti Pedofili + Nastenka aspetta un altro Split EP
Dopo l'interessante “Faust” i Preti Pedofili ritornano con un EP diviso a metà con un'altra suggestiva realtà della scena musicale pugliese, i Nastenka aspetta un altro. Due mondi apparentemente simili, legati da un'insana follia creativa, ma diversi nell'attitudine e nel modo di proporre la propria arte sonora. Partiamo da una nostra vecchia conoscenza: i Preti Pedofili. Rispetto al passato in questo split EP c'è un cambio di marcia, non ci sono più le lunghe incursioni Doom che facevano capolino tra i solchi dei vecchi lavori, ricchi di note che si nutrivano di uno stoner rumorista alla Melvins, ma si intraprende una strada ancora più tortuosa. Il suono si è evoluto in qualcosa di più caotico, la calma e la lentezza ora hanno preso vita propria, ci sono improvvisazioni distorte e nevrotiche che vanno a formare una sorta di post hardcore con un'anima quasi jazz. I testi sono come al solito molto interessanti, la poesia malata e ricca di umorismo nero, è la punta di forza di questo progetto. Le capacità tecniche e il talento letterario, riconfermano i Preti Pedofili come una bella novità senza compromessi. I Nastenka aspetta un altro sono molto più intimi e intellettuali. L'elettronica fa da padrone in entrambe le tracce: la prima è una rilettura di Impero dei Preti Pedofili, mentre la seconda Patto con la bimba bianca, è un omaggio palese ai Massimo Volume; le chitarre che si sentono sono quelle di un certo Egle Sommacal e qui ho detto tutto. Uno sposalizio strano, a tratti macabro, ma comunque interessante.
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