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23 Dicembre 2013

Was A NEW PLACE SOON OLD

2013 - DeAmbula Records

Was A New Place Soon OldWas è il moniker dietro cui si cela il musicista sardo Andrea Cherchi che ci presenta il suo nuovo disco “A new place soon old”. Was canta con voce sussurrata che ricorda Sparklehorse nove brevi canzoni fresche e delicate, un indie rock venato di psichedelia. Musica rilassata, si tratta di ballate, con lo spirito di Syd Barrett che fa capolino qua e là. Le chitarre, suonate da Andrea e dagli ospiti Raffaele Badas alla chitarra baritono e Mirco Pilloni (in Under a full moon) la fanno da padrone, le armonie sono punteggiate dal mellotron, e da piccole percussioni, soprattutto glockenspiel, suonate da Luca Pilloni e Simone Sedda, che produce il disco. Le sonorità arcane del mellotron  in Under a full moon e Alpaca ben si sposano con le chitarre e la voce. Le iniziali In the spring e Fallen stars ci conducono in mondo fiabesco. In Cold song sono i rintocchi di una percussione cristallina a punteggiare la canzone. Alpaca ha una batteria più presente, ma è comunque una canzone dall'atmosfera intimista. Pavese omaggia il grande scrittore piemontese musicando una sua poesia. Plastic man, canzone ritmata dall'arrangiamento molto essenziale, orecchiabile nella sua vena autunnale, nelle radio americane potrebbe diventare una hit. L'indolente In a cloud è la più barrettiana del lotto. Le melodie sono gradevoli ma mai facilone, leggermente venate di malinconia. Disco breve, solo ventisette minuti, potrebbe essere un difetto, ma anche un pregio nei tempi convulsi in cui viviamo e l'offerta musicale è oceanica. Un lavoro riuscito, che anche se mostra varie influenze musicali non è una copia carbone di modelli stranieri. Nell'affollato panorama del rock indipendente Was può senz'altro ritagliarsi uno spazio importante; cercate questo disco per riscaldare le vostre giornate autunnali. Il lavoro grafico è di Tiny Speaker.

 

Alfredo Sgarlato

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