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16 Dicembre 2024 , ,

Andrea Cauduro Without People, You’re Nothing

2024 - CÆR
[Uscita: 17/12/2024]

"Without People, You’re Nothing" è il nuovo lavoro del chitarrista e compositore Andrea Cauduro, dopo "Sometimes Someone Watches" con Michele Anelli e Paul Beauchamp, nonché l'esordio solista di "It’s Always Darkest Before The Dawn" dello scorso anno. Le nuove sei tracce si muovono lungo il corso di una ricerca musicale profonda che si interseca strettamente con il dato biografico dell'artista romano di stanza a Torino e che parte da una formazione sulle opere per chitarra di John Zorn, passando attraverso una intensa attività di studio, partecipazione a seminari, masterclass e festival europei. In "Without People, You’re Nothing", insieme a Cauduro (chitarra, basso, voce, synth, drum programming, percussioni) suona Fabrizio Modonese Palumbo (voce, drum programming, percussioni) il quale si è anche occupato della produzione dell'album, e Tiziano Teodori (modular synth). La musica di Andrea Cauduro è per natura indefinibile, irriducibile e sfuggente a qualsiasi canone, essendo incentrata a fare risuonare il nucleo della materia, a farla vibrare in cavità ancestrali dell'inconscio. Nel buio dell'anima i sensi si spalancano fino a catturare le più piccole sensazioni e a sintonizzarsi lungo una frequenza di empatia con il mondo che scorre come midollo nelle ossa. In qualche misura la scrittura di "Without People, You’re Nothing" sfugge la luce per cercare una nuova identità e rubarla alle ombre che trascendono la fisicità delle cose da cui nascono. La musica segue una sorta di cammino cosmico in spazi infiniti che decostruiscono il suono come l'antimateria dei buchi neri, ricomponendolo in forme sempre diverse. La chitarra si cristallizza all'interno di strutture armoniche complesse che la avviluppano in bozzoli di elettricità emotiva che scarificano, destabilizzano e salvano allo stesso tempo. L'opener Paul Andiamo Al Parco ricorda Vini Reilly intrappolato in un flusso spazio-temporale disturbato, la successiva Tiziano Attento Con Quell'Ascia (notare le reminiscenze barrettiane di Careful With That Axe, Eugene) è una sospensione di echi, glitch, in un interplay di armonici contorcimenti silenziosi. Gli oltre tredici minuti di Alice Vola Nell'Universo sono un deliquio spirituale, lo 'stream of consciousness' di una creatura sovrannaturale che racconta del proprio stare al mondo con lo stesso linguaggio toccante degli Stars Of The Lid. Fabrizio Grazie Per La Profonda Leggerezza ricorda in alcuni momenti The Rain Song degli Zeppelin ricomposta con una sensibilità art sbilenca, Gabriele, Detto Mimmo, La Gioia Di Ritrovare Lui E La Sua Estetica Anni '90 è un blues desertico a cui mancano solo le increspature della voce di Mark Lanegan. In chiusura Emilia Insegnami A Ballare, forse l'apice del disco, mostra una sensibilità post-rock alla GY!BE ed una struttura da mini suite. Da segnalare l'artwork concettuale-fumettistico di copertina curato dal collettivo di autoproduzione Chierichetti Editore ed interamente realizzato nel Laboratorio Zanna Dura di Torino. Senza dubbio Andrea Cauduro si conferma anche in questo caso un artista da seguire, esponente di una scena di lettura alternativa della realtà.

Voto: 7.5/10
Giuseppe Rapisarda

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