Lotte Kestner THE BLUEBIRD OF HAPPINESS
[Uscita: 26/02/2013]
Dietro il moniker Lotte Kestner c’è Anne Lynne Williams membro fondatore e chitarrista e cantante dei Trespassers William, band americana dream pop purtroppo assente dalle scene dal 2006, data del loro terzo lavoro “Having”, ma in questi anni la nostra ha attivato numerose collaborazioni, fra le altre Chemical Brothers, Delirium, Motopony, ed ha intrapreso la carriera solista che con questo “The Bluebird Of Happiness” giunge al suo terzo episodio. Chi conosce la musica dei Trespassers William sa già cosa aspettarsi, infatti il disco della Kestner non si discosta dalle sonorità folk e dalle atmosfere magiche e sognanti che caratterizzano la band, ma qui il suono si semplifica, direi quasi che c’è un processo di scarnificazione: infatti la voce melodiosa e dolce di Anne-Lynne qui viene accompagnata quasi esclusivamente dalla chitarra e dalle note del piano, niente sezione ritmica, tutto suona intimo e raccolto, malinconico e umbratile come l’imbrunire di una serata autunnale, e se il vostro cuore non è di pietra non potrete non empatizzare con il mondo interiore della musicista. Non a caso l’album è stato registrato in una manciata di camere da letto di Seattle in un’atmosfera di intimo raccoglimento.
Per l’occasione la Williams ha fatto in gran parte tutto da sola, con poche fidate collaborazioni, fra le altre da segnalare quella di Damien Jurado alla voce in Turn The Wolf, dell’islandese Arnar Gudjonsson dei Leaves in Pairs e di Anomie Belle al violino in Cliff. Gli arrangiamenti scarni ed essenziali giovano ad un disco che potremmo definire da caminetto, adatto ad un ascolto assorto e attento e a tenerci compagnia nei momenti di raccoglimento insieme a qualcosa da fumare o un bicchiere di cognac. Un disco da meditazione, intendendo con questo non un disco noioso, ma una musica da apprezzare per i suoi colori tenui e sfumati, le delicate sfumature, la quieta bellezza delle sue melodie. La copertina preraffaellita del disco è del resto in perfetta sintonia con la musica. Il disco contiene dodici tracce, tutte composte dalla William, tutte tranne una: Halo cover di Beyoncé, ebbene il pop soul e i pomposi arrangiamenti dell’originale sostituiti dalle corde della chitarra diventano una personalissima interpretazione di romanticismo musicale. Ma le mie preferite sono la già citata Turn The Wolf ballata lirica e intensa col meraviglioso duetto con Damien Jurado, l’autunnale e nostalgica Cliff. The Bluebird Of Happiness, uccello simbolo di speranza nella mitologia dei nativi americani, è invece una canzone amara e scura le cui parole «seppellitemi in mare» risuonano disperate; infine Sweetheart con la voce filtrata della Kestner e un’armonica che fragile risuona in lontananza, magia e poesia in musica.
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