Thom Yorke SUSPIRIA (MUSIC FOR THE LUCA GUADAGNINO FILM)
[Uscita: 26/10/2018]
Inghilterra #consigliatodadistorsioni
“Suspiria (Music for the Luca Guadagnino Film”) di Thom Yorke soffre indubbiamente il confronto con la colonna sonora originale del 1977 composta dai Goblin. Tuttavia, al netto di un’attitudine progressive figlia del suo tempo, i brani della band di Claudio Simonetti si attestavano su un livello di maggiore autonomia rispetto al film, requisito che al nuovo “Suspiria” manca del tutto. Da qui il principale limite dell’operazione: l’album di Yorke non solo non vive di vita propria rispetto alla pellicola di Guadagnino (la cui uscita è prevista per gennaio prossimo), ma non è neanche da considerare come l’ultimo album solista dello stesso Yorke. A parte un paio di brani che presentano una fattura di completezza, l’album è costituito da frammenti di elettronica, spesso assai brevi, da intendersi come squarci di inquietudine sintetica sulla tela nera dell’inconscio. Se non mancano momenti di grande, seppur fugace, intensità è solo grazie alla perizia e l’indiscutibile gusto del frontman dei Radiohead acquisito nell’arte della manipolazione dei suoni.
La musica fa risuonare alla perfezione i meandri asfittici dell’Io, topos immaginario di tutti i film di Dario Argento, restituendo l’eco del dualismo tra dannazione e salvezza. Ed ecco allora che l’opener A Storm That Took Everything diventa trasposizione di un’allucinazione sonora, i rintocchi della successiva The Hooks sono la materializzazione della presenza fantasmatica delle nostre angosce. Eccellono su tutto l'ispiratissima Unmade e Suspirium, brano che con il suo spleen bucolico rappresenta senza dubbio la traccia centrale in cui è riconoscibile lo stesso mood di “Amnesiac” dei Radiohead. Pregevole la fattura psichedelica di Has Ended (con alla batteria il figlio Noah Yorke), mentre i synth di Klemperer Walks sono spore evanescenti, Sabbath Incantation è l’antifona di un rito pagano.
Il coro di voci in The Conjuring of Anke inneggiano alla purificazione attraverso il sangue e l’ambientazione raga di The Universe is Indifferent è la perdizione nei meandri labirintici del Sé. Da segnalare Suspirium Finale e i 14 minuti e passa dell'elettronica visionaria e trascendentale di A Choir of One (pur se sequenza frammentaria e frammentata), senza dubbio altri momenti significativi. “Suspiria (Music for the Luca Guadagnino Film” vive di alti e bassi, le 25 parti di cui si compone restituiscono ottimamente l’idea di una discesa nelle impervie cavità dell’Essere. Ascolto in ogni caso consigliato, benché non sempre agile. Gli amanti dei Radiohead si rivolgano altrove.
Video →
Correlati →
Commenti →