Stone Foundation STREET RITUALS
[Uscita: 31/03/2017]
Inghilterra #consigliatodadistorsioni
Per dare una svolta alla sua carriera, la band inglese Stone Foundation ha deciso di comporre il quarto album in studio, “Street Rituals”, affidandosi mani e piedi a un vero e proprio guru della musica britannica. Il disco, infatti, vede la partecipazione in qualità di factotum di Paul Weller, il grande architetto di questo che si preannuncia come di gran lunga il miglior lavoro white soul (o blue eyed che dir si voglia) dell’anno.
Weller ha partecipato al disco principalmente come produttore, ma ha messo il suo illuminante zampino anche nella registrazione dei pezzi (cantando o suonando piano e chitarra) e nella composizione di due brani (The Limit of a Man, The Colour Of…) insieme alle due menti della band Neil Jones e Neil Sheasby. Il risultato, come molte delle cose in cui si cimenta il celebre Modfather, non poteva che essere eccellente. Non è un caso che molti dei pezzi (Open Your Hearth to the World, la stratosferica Simplify the Situation, Back in the Game tra le altre) oltre che risentire della lezione dei maestri di colore soul americani (Temptation su tutti) ricordino il sound acid jazz/funk dei grandi Style Council.
Il sound che emerge da questo “Street Rituals” è, corposo, molto fiatistico, ma non impastato, riuscendo a mantenere quella gradevole essenzialità che è un po’ il tratto distintivo della musica welleriana, almeno prima di intraprendere in tempi recenti la strada dello sperimentalismo. L’essenza del lavoro è racchiusa nel meraviglioso soul tempestato di citazioni latine (bossa nova, boogaloo, latin jazz) della title-track, travolgente brano mid tempo in cui un sax caldo e una chitarra delicata fanno da tappeto all’avvolgente intreccio di voci (tra cui quella di Weller), presente anche in Love Rediscovered, altro episodio soul/blues di pregevolissima fattura. Ma è solo l’apice di un album che comunque durante tutte le dieci tracce riesce a mantenere un livello altissimo, esplorando tutte le pieghe del soul sound più genuino e viscerale.
A dare ulteriore lustro a un lavoro di straordinaria fattura la collaborazione di due leggende viventi della musica soul in altrettanti brani: Strange People con William Bell e Season of Change con Bettye LaVette sono il visto sul passaporto soul degli Stone Foundation, un progetto musicale che finalmente sembra aver trovato una sua dimensione definitiva dopo una dura gavetta.
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