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4 Luglio 2024 ,

Tiziano Popoli Selinute

2024 - Archaeological Records
[Uscita: 19/04/2024]

Tiziano Popoli è uno sperimentatore musicale di lungo corso e dalle molteplici attività, dal suo incontro con il disegnatore Roberto Baldazzini, entrambi nati culturalmente nella Bologna del ‘77, è nato uno spettacolo che si è tenuto nell’ottobre del 2022 a Savignano sul Panaro. “Selinute” è la registrazione della parte musicale di quello spettacolo che comprendeva una parte visiva curata da Baldazzini, mentre Popoli con i suoi synth era affiancato da Paolo Venturi alle chitarre e da Paolo Modugno alle percussioni. Quattro tracce come parti di un’opera unica che si svolge come un rito sciamanico dalle forti ascendenza tribali e psichedeliche. Una session di improvvisazione ispirata al lavoro di Baldazzini sulle divinità femminili. Già la prima traccia Entrata che si apre su inquieti suoni di synth e poche parole pronunciate con voce profonda e cavernosa ci conduce verso territori ancestrali e misteriosi, l’intervento delle percussioni e della chitarra non faranno che aumentare la sensazione di inoltrarci in un territorio sconosciuto fino a quando tutto sembra sciogliersi inoltrandosi in un blues che con i suoi riff ipnotici sa di Sahara, di polvere, profuma di calore mediterraneo, la sensazione di star assistendo a un rituale tribale si fa così sempre più intensa. La traccia successiva Prima Danza sottolinea maggiormente il carattere ipnotico e psichedelico della musica con la voce di Venturi salmodiante ed evocativa, la traccia si sviluppa poi in un desert blues con le tambureggianti percussioni a dare il ritmo di un’infinita cavalcata verso l’orizzonte e le chitarre e i synth a disegnare paesaggi immaginari. Strani e inquieti gorgheggi aprono Seconda Danza per poi cedere il passo a un canto gutturale che ricorda quello dei siberiani di Tuva fino a che la chitarra non prende in mano il gioco e si scatena in uno splendido assolo sui ritmi sempre più martellanti delle percussioni, mentre il synth disegna scenari fantastici in sottofondo. Chiude il disco, circa 35 minuti in tutto, Trionfo che dalle sabbie africane ci porta in una direzione altra, quella di un’improvvisazione totale in cui i tre strumentisti si inseguono in un vertiginoso flusso di suoni frastornanti. Deve essere stata davvero una serata emozionante e sorprendente quella di Savignano a giudicare dall’ottimo risultato di questo “Selinute” che esce per la Archaeological Records di Giulio Di Mauro al quale si deve anche la realizzazione del suggestivo video di Prima Danza.

Voto: 7.5/10
Ignazio Gulotta

Video

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