Soulfly RITUAL
[Uscita: 18/10/2018]
Brasile
L’undicesimo album dei brasiliani Soulfly, “Ritual”, è una sorta di rinascita per la band brasiliana, un risveglio inaspettato dopo il poco acclamato “Archangel”, pubblicato nel 2015 anch’esso dall’etichetta indipendente Nuclear Blast. Il disco ha il suono di una bestia feroce che si vuole liberare da una gabbia troppo stretta, cercando il riscatto nelle atmosfere violente che inneggiano al passato glorioso dei Sepultura, storica band dell’attuale frontman dei Soulfly Max Cavalera. Il leader porta con sé in questa avventura roboante anche suo figlio Zyon, alla batteria, che si unisce alla formazione in parte già consolidata, con Marc Rizzo (chitarra principale e flamenca) e Mike Leon (basso). "Ritual" è aggressivo e riprende alcuni dei vecchi elementi dei Soulfly, chiaramente percettibili ma “contaminati” da una rabbia e una ferocia del tutto impreviste, e da elementi rituali coerenti con la promessa del titolo. La title-track è caratterizzata da una intro dal canto carico di inquietanti lamenti, accompagnato da percussioni tribali che poi si fondono con l’esplosione paralizzante del brano nel tipico groove metal dei Soulfly.
Dopo la feroce Dead Behind the Eyes il vero colpo di scena dell’album è costituito da Evil Empowered, che tuona come un rullo a vapore martellante e si conficca brutalmente nella percezione dell'ascoltatore con l’ossessivo urlo d’incitazione "...rise above" ripetuto a mo’ di mantra. L’emblematica intro arpeggiata di Demonized sembra cambiare di nuovo rotta, ma in realtà rivela la maestria dei Soulfly nel cambiare 'tiro' all’interno di uno stesso brano. Bite The Bullet contiene elementi classici della tradizione trash metal: anche in questo caso come una sorta di componente ritualistica il titolo viene ripetuto incessantemente. Poco prima della conclusione del disco la band sembra porgere un tributo ai Motorhead: Feedback apre le porte ai suoi abissi con un riff tipico dello stile della leggendaria band ormai trapassata. Si chiude con un momento di tranquillità e distensione, il ritmo jazz e funky di Soulfly XI, quasi a voler simboleggiare l’avvenuta liberazione della bestia in gabbia. Un ottimo ritorno.
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