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3 Dicembre 2024

Pyre Fyre Pyre Fyre

2024 - Vina Records
[Uscita: 01/10/2024]

In realtà il disco degli americani Pyre Fyre è uscito per la prima volta nel giugno 2023 sulle piattaforme digitali, su una di queste, Spotify, è stato ascoltato da quelli della Vina Records che ne restano favorevolmente colpiti e decidono di contattare la band, nasce così l’idea di rimasterizzare il disco per un’edizione in vinile che esce nell’ottobre di quest’anno. La band, originaria del New Jersey, è un classico power trio formato da Dylan Wheeler alla chitarra, Danny Keigh al basso e Mike Montemarano alla batteria e voce. Appena metti il disco sul piatto ti rendi conto che i Pyre Fyre non fanno prigionieri, subito Hypnotize ha un attacco tipicamente metal e frasi secche che colpiscono come un pugno, le prime parole che ti arrivano alle orecchie sono «Hypnotize Paralyze Overload», e naturalmente tutto l’album ha un tono scuro, ossessivo e oppressivo. La seconda traccia Flood Zone è un pezzo doom sulle alluvioni che sovente colpiscono il New Jersey, ma diventano occasione per dipingere un intero mondo ormai perduto e immerso nel fango: «Un mondo di melma, che uccide tutti gli alberi e gli insetti Un mondo di melma, tutta la vita sulla terra sprofonda nel fango», con Wyld Ryde siamo vicini a un hard rock venato di furia punk, mentre Dungeon Duster/ Ice Storm con le sue continue accelerate, il rovinoso frastuono centrale ci immerge totalmente in una tempesta di neve, mentre i riff di chitarra martellano impietosi. Don’t Drink The Water corre veloce sulle ali di tipici riff hard rock e fughe diaboliche alla Black Sabbath, il testo è semplicemente la ripetizione cavernosa del titolo, in Arachnophobia ci caliamo nell’incubo con un brano che piacerà ai fan di Slayer o Anthrax, a chiudere Cordyceps, qui le atmosfere si diradano e si fanno meno cupe, c’è anche un barlume di luce nel verso finale «Serenity, one day, I hope to find». Tutto corre veloce, come se i Nostri avessero paura di non riuscire a esprimersi in tempo, sette brani per poco più di mezz’ora, testi brevissimi, al massimo sei nell’ultimo brano, ma questo non è un difetto, a volte essere, per parafrasare il mitico Biscardi, conciso e compendioso è un merito. Perché i Pyre Fyre sono un gruppo incendiario, tumultuoso, ma che sa dove vuole andare destreggiandosi fra influenze diverse che rendono la loro proposta interessante e mai banale.

Voto: 7/10
Ignazio Gulotta

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