Andrea Carboni Passanti, Mostri E Fantasmi

‘Cade la pioggia dentro ad un bicchiere, cadono stelle anche se sembrano neve. Cadono tutte le difficoltà, sembrano sabbia in una lacrima.’

Dimenarsi nel quotidiano viavai, entrare in contatto o semplicemente lambire le presenze in nostra imminenza. Una folla di identità in movimento all’interno della quale anonimi viandanti si trasformano in preziosi confidenti, dove l’immaginario discerne il bianco dal nero e dove relegate in diafani limbi, si agitano i brandelli di anime appartenute ad entità imprevedibilmente uscite di scena. Una suggestiva tratteggiatura di labili certezze. Scaturito da un’intuizione partorita in terra sarda nell’insolita estate post-covid, è di questi giorni il rilascio di “Passanti, Mostri E Fantasmi”, quarto lavoro di studio del cantautore Andrea Carboni, progetto che giunge a quasi un decennio di distanza dalla sua allettante “Rivoluzione Cosmetica” del 2016. Prodotte dal fido Paolo Mauri, le inedite composizioni custodiscono, nella loro essenzialità sonora, profonde spiritualità ed accurate riflessioni sulla controversa relazione tra esseri umani. Una poetica rappresentazione sorretta da liriche essenziali e leggiadri orditi di piano incastonati sulle melodiche vibrazioni di strumento ad arco. È la talentuosa violoncellista Daniela Savoldi, già al fianco di Muse e Calibro 35 e con la quale Carboni ha duettato nel 2017 in occasione del live “Quarantasetteminutiscarni”, a curare gli arrangiamenti delle otto sognanti istantanee che si susseguono in scaletta. La profonda timbrica del musicista pisano ci accompagna, passo dopo passo, tra le velate impressioni di Piove Dentro e le oniriche atmosfere dal retrogusto démodé di Padule, Mare così come attraverso le vespertine visioni della ballata Io Te L'Avevo Detto e le folate di brezza dei temporali d’ Agosto. E se in Andiamo Forte riecheggiano sogni di libertà mai assopiti si rivela intriso di solitudine ed assenza l’emozionale fermo immagine della conclusiva Non È Vero. È indubbiamente quanto mai convincente questo quarto capitolo musicale a firma Carboni, ulteriore step di avvicinamento a quella completa maturità artistica, che per confacente background, Andrea appare oggettivamente molto prossimo ad accarezzare. Decisamente ispirato, brillantemente eseguito (fondamentale l’apporto della Savoldi), carico di una intensità emotiva alla quale non è dato di sottrarsi “Passanti, Mostri E Fantasmi” è un disco che merita molto più di una semplice attenzione, di un distratto ascolto. Dopo averlo fatto girare sul piatto per qualche volta,  non sarà affatto difficile rendersi conto che in quell'andirivieni di anime i passanti, i mostri e (perché no) i malcapitati fantasmi siamo proprio noi.