Orchestra SMS Musica Sparpagliata
[Uscita: 14/02/2025]
Basterebbe il meraviglioso titolo scelto, "Musica Sparpagliata", per essere invogliati all’ascolto e all’acquisto di questo delizioso disco, infatti ci dà bene l’idea dell’approccio alla musica di questo originale ensemble, diretto da Stefano Giannotti, musicista, videoartista, lucchese e insegnante di musica e autore di opere per la radio e di diversi dischi sia a nome proprio che con la band Oteme. Da questa sua attività didattica che dura ormai da più di dieci anni nasce questo lavoro dell’Orchestra SMS che vede coinvolti ben sedici giovani musicisti sotto la guida di Giannotti che ha diretto, arrangiato e contribuito con chitarra, percussioni e harpsichord alla sua realizzazione. "Musica Sparpagliata", dicevamo, un titolo che dà l’idea della leggerezza, della freschezza, dell’eterogeneità, ma anche dell’audacia e del non conformismo con cui si approccia alla musica l’ensemble. Per chi conosce il lavoro di Stefano Giannotti o ha avuto modo di assistere ai saggi annuali e alle altre non molte esibizioni live dell’Orchestra non resterà stupito di trovare in scaletta brani di musicisti molto diversi tra loro, Battisti, Velvet, Wyatt, Tuxedomoon, Pink Floyd, Third Ear Band, Bowie, Battiato, ma tutti accomunati dal carattere sperimentale e dallo spirito di ricerca che li anima. “Musica Sparpagliata” diventa così un piccolo avventuroso viaggio in un universo musicale variegato e un po’ bizzarro guidati da una libertà creativa che valica steccati e generi: pop, progressive, psichedelia, folk, sperimentazione, post punk, canzone d’autore si scoprono però vicini nei creativi e raffinati arrangiamenti architettati da Giannotti che pur restando fedele allo spirito originale li ripropone in modo nuovo e adattati a un ensemble che usa una strumentazione complessa e variegata e che, partendo dalla musica classica e da camera, si è nel corso degli anni confrontato anche col vasto mondo della musica contemporanea. In fondo, non siamo lontani dal lavoro del Kronos Quartet, ma neanche dall’effervescenza e dal gusto per le contaminazioni dell’Orchestre Tout Puissant Marcel Duchamp, anche se il suono dei lucchesi è meno caotico e ritmico, esso trasmette la stessa gioia e voglia di comunicare del gruppo svizzero, si ascolti a proposito la splendida Some Guys dei Tuxedomoon. Subito il disco sceglie la via del coraggio cimentandosi con la splendida Sea Song di Robert Wyatt uscendone benissimo con un arrangiamento minimale incentrato sulla delicatezza e l’emotività della canzone e sull’intensa interpretazione vocale di Giada Del Grande. Invece, La Metro Eccetera di Battisti è realizzata su un soffice ritmo bandistico e la cupa Venus In Furs dei Velvet Underground ritrova vigore nel gran numero di strumenti impiegati e nell’abile intreccio vocale, magnifica la versione barocca di Water della Third Ear Band. La fragile Molecole, una suggestiva versione di Choci Loni degli Young Marble Giants punteggiata dal clarinetto basso, i quasi dodici minuti di Sysyphus di Ricky Wright che si districano fra cacofonie, noise e sinfonie prog, la cupa Re Del Mondo di Battiato, un’energica versione del Battisti di Mistero, l’impressionista e ammaliante Nostalgia di David Sylvian e infine un brano minore di Bowie, Memory Of A Free Festival, reso rarefatto ed elegante con un arrangiamento essenziale basato sulle note antiche dell’harpsichord e dall’intreccio delle voci, chiudono un album sorprendente per originalità e creatività, ogni brano rinasce fra le sapienti mani di Stefano Giannotti e quelle dei suoi prodigiosi allievi della Scuola di Musica Sinfonia di Lucca.
Video →
Commenti →