Manicburg Manicburg
[Uscita: 24/10/2024]
Manicburg è un progetto che nasce a New York dall’incontro fra il compositore e performer newyorkese Ray Lustig e il musicista italiano di stanza a New York Luigi Porto, titolare degli ottimi Tell Uric.,IL disco è stato registrato fra Stati Uniti e Italia e si è avvalso della collaborazione di diversi musicisti sia americani che italiani, mentre i due titolari del progetto oltre a cantare hanno suonato varie tastiere, synth, timpani, Lustig, chitarre, basso, synth, batteria Porto. Il risultato è un disco caleidoscopico e stravagante per la sua capacità di muoversi con agilità fra quanto emerso nell’ambito della musica alternativa degli ultimi trent’anni rileggendola in modo personale e convincente, con arrangiamenti spesso sorprendenti per le soluzioni trovate per condurci in un viaggio sonoro tra post punk, psichedelia, indie rock, dream pop, folk. Il tutto è immerso in una dimensione onirica e lisergica, testi inquietanti dominati da un senso di incertezza e pericolo, come recita il secondo verso del brano che apre l’album, One for You and One for Me, «Try not to believe everything you see», che ci danno un affresco teatrale di una società urbana squassata dalle nevrosi e dal crollo delle certezze. Se il brano su citato ricorda i migliori Blonde Redhead su una contorta linea di basso e chitarre fuzz, la successiva Silken Pavillon sposa atmosfere dark e tastiere prog in un susseguirsi di immagini enigmatiche. Seguono l’ipnotica All Together Now, la folleggiante Monkey World come dei Pogues balcanici, il folk lisergico di Hoover In The Sky, il dream pop di Harness, il folk sonnolento di Your Balloon che prelude al fuzz distorto e scuro di Rodents, la tensione drammatica accentuata dal canto di stampo teatrale di Here’s Your Man, infine la ballata acustica cantata dal coro di Daughters Of Valentine’s Day che chiude brillantemente un album che per fascino e inventiva crediamo saprà conquistare gli amanti del rock alternativo e delle sonorità forti.
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