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26 Agosto 2024 , ,

Black Snake Moan Lost in Time

2024 - Area Pirata Records / Echodelick Records
[Uscita: 24/05/2024]

Black Snake Moan è il moniker di Marco Contestabile, cantante, chitarrista e compositore il cui immaginario sembra nutrirsi delle vibrazioni psych-folk di un torrido deserto che deforma la percezione delle cose. Dopo l'album “Spiritual Awakening” del 2017 e “Phantasmagoria” del 2019, arriva il nuovo “Lost In Time” pubblicato per la label italiana Area Pirata Records nonché per la statunitense Echodelick Records. La psichedelia ha una sua collocazione spazio-temporale che storicamente si rintraccia tra il Texas e la California: mentre il versante texano deriva dal garage ed è destinato a trasformarsi in qualcosa di più oscuro e complesso (vedi alla voce 13th Floor Elevators), quello californiano ha una impronta meno introversa e più aperta proprio per le chiare ascendenze folk messe al servizio di una visione più dilatata del mondo (The Byrds, Jefferson Airplane e Grateful Dead su tutti). La scrittura di Black Snake Moan si colloca in un ideale centro equidistante da quello spartiacque geografico a cui si aggiunge un forte imprinting personale e connotazioni Southern. Il linguaggio è quello di un blues onirico che sorge dalle ombre di lunghe notti desolate alla ricerca di una dimensione immateriale in cui trovare un giaciglio sicuro. L'energia che attraversa la musica di “Lost In Time” è una elettricità latente che permea le fibre di armonie ancestrali e ieratiche, intonate tanto per rimanere svegli davanti al fuoco, quanto per abbandonarsi alle forze irrazionali dell'inconscio. Le nove nuove tracce ricordano le tessiture circolari di The Black Angels (anche loro figli putativi di Roky Erickson), ma anche la stanchezza decadente di Mark Lanegan (West Coast Song) e la sua discesa in quella porzione di vita dove la musica coincide con il proprio destino. Possiamo dire che ogni cosa risuona di strade battute, bussole rotte e destinazioni da decidere lungo il cammino, così come di animali notturni con occhi fosforescenti illuminati dalle luci di auto perse nel buio. L'opener Dirty Ground, con la sua saturazione di umori blues, è il viatico per un cammino verso la consapevolezza di sé, così come la successiva Light The Incense e la sua traiettoria ipnotica. Sunrise (feat. Roberto Dell'Era) potrebbe essere uscita dalla Rickenbacker di Roger McGuinn, allo stesso modo della sfavillante Goin' Back che rilascia spore The Byrds e di Put Your Flowers, accomunati da una calligrafia sixties. In chiusura Cross The Border, con gli intrecci di chitarre acustiche, parla un linguaggio di salvezza. “Lost In Time” è un album intriso di verità, non come semplice riproposizione di un genere, piuttosto trascrizione di tutte le esperienze che definiscono la vita che si è scelto di vivere o quella che semplicemente succede per caso. Anche questa volta Marco Contestabile si conferma un artista da seguire con interesse.

Voto: 7.5/10
Giuseppe Rapisarda

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