Trio Da Kali & Kronos Quartet LADILIKAN
[Uscita: 18/09/2017]
Mali-Stati Uniti #consigliatodadistorsioni
Siamo davanti a uno degli album più affascinanti di questo scorcio d'anno, nato dall'incontro fra il celebre quartetto d'archi Kronos Quartet (David Harrington e John Sherba al violino, Hank Dutt alla viola e Sunny Yang al violoncello), non nuovo a sperimentazioni e ibridazioni da Philip Glass a Webern, da Bjork a Piazzolla, ma anche con la grande cantante maliana Rokia Traoré, e i maliani Trio Da Kali (Lassana Diabaté al balafon, Mamadou Kouyaté, figlio di Bassekou, al bass ngoni e la voce femminile di Hawa Kassé Mady Diabate), formato da musicisti dalla lunga esperienza sia dal vivo, con partecipazione a numerosi festival anche in Occidente, e numerose incisioni sia in dischi solisti che con collaborazioni con musicisti del calibro di Salif Keita e Toumani Diabaté. “Ladilikan” si inserisce quindi a buon diritto in quel filone, oggi fra i più vivi e suscettibili di aprire e sperimentare nuove vie musicali, che fa dell'ibridazione, fra generi e culture musicali apparentemente molto lontani, il centro della loro proposta musicale. Qui la musica classica del quartetto da camera incontra la tradizione griot e la musica maliana, i saloni, i teatri, luoghi deputati al quartetto d'archi, incontrano le strade e i villaggi della musica popolare africana.
La riuscita musicale e artistica di “Ladilikan” è assolutamente sorprendente, soprattutto per la grande naturalezza con cui i due mondi musicali si fondono, c'è una naturale fluidità nel rincorrersi e compenetrarsi degli strumenti, nella potenza comunicativa della straordinaria voce di Hawa Kassé Mady Diabate, che pur mantenendo intatta la propria natura e impronta, non concedendo nulla alla tradizione occidentale, sia essa classica o pop, trova ulteriore forza drammatica ed espressiva nelle nervose sottolineature degli archi, come ne è prova eccelsa un brano come Eh Ya Ye. Nei bellissimi arrangiamenti il suono liquido, astratto del balafon e quello ipnotico dello ngoni sono in perfetta sintonia con l'esuberanza dello stile del Kronos Quartet nel suscitare l'ampia gamma di emozioni e sentimenti propri di questa musica, anche in brani strumentali come Samuel. Sottolineiamo in una scaletta di straordinario spessore due brani che mostrano più di altri la riuscita di questa contaminazione: God Shall Wipe All Tears Away un gospel di Mahalia Jackson, a cui la voce di Hawa Diabaté è stata paragonata, resa in lingua bambara con straordinaria forza e intensità, e Lila Bambo, brano della tradizione griot, esaltato dalla forza degli archi. Senz'altro una delle proposte più interessanti uscite in ambito world quest'anno.
Video →
Correlati →
Commenti →