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3 Luglio 2024 ,

Amarok Hope

2024 - OSKAR Records
[Uscita: 29/03/2024]

"Hope is a leap into the unknown, shakes the present out of its ruts. Make a step out of the line towards this vast primal force.”

Un decennio di assoluta tenebra prima della risalita verso la luce. È in tal modo che potremmo sintetizzare il percorso artistico dei varsaviani Amarok. Contraddistinta da un suggestivo moniker ispirato al lupo di Mike Oldfield (1990, Virgin Records) la formazione capitanata dal polistrumentista Michal Wojats, dopo il rilascio sul finire del secolo scorso di alcuni lavori di matrice progressive, ha infatti fatto smarrire le proprie tracce per tornare ad affacciarsi sulla scena discografica solamente nel 2017. Al pregevole rientro in pista (“Hunt”) è speditamente seguita l’interessante collaborazione con il coreografo d’oltremanica James Wilton per lo spettacolo “The Storm” e soprattutto “Hero”, album nel quale è stato possibile apprezzare le convincenti evoluzioni del progetto, nel frattempo rinvigorito dalla presenza in pianta stabile della moglie di Wojats, la percussionista e compositrice Marta, oltre che da quelle del bassista Kornel Poplawski e del batterista Konrad Zielinski. È di questi giorni la distribuzione per mano della label polacca Oskar Records di “Hope”, settimo capitolo della produzione targata Amarok. Contaminando le intuizioni psych-prog degli esordi con electro, ambient e world music, la proposta di Wojats e soci oscilla suggestivamente tra dilatati assoli della sei corde (impossibile non pensare a Knopfler, Gilmour e alla musa Oldfield), algidi synth cosmici e ossessive ritmiche tribali, alimentando le velleità di sperimentazione tipiche delle esperienze più recenti. Una performance gradevolmente intagliata negli orditi di un canovaccio multiforme, crossover emozionale difficilmente incasellabile in un genere ben definito, alla quale prendono parte gli ospiti d’onore Colin Bass (Camel) e Mariusz Duda dei Riverside. Tracce come Welcome, Don’t Surrender, Simple Pleasures e la strumentale Perfect Run si rivelano le sfaccettature più emblematiche di questo imprevedibile itinerario sonoro raffinatamente sigillato dalle incantate note della fisarmonica nella tradizionale ninna nanna Dolina recitata in lingua madre polacca. Non esitate quindi a dedicare un po' del vostro tempo per fare la conoscenza con questi creativi lupi venuti dall’Est. Ne rimarrete piacevolmente sorpresi.

Voto: 7.5/10
Alessandro Freschi

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