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17 Gennaio 2014 ,

Sullivan and Gold FOR FOES

20\3 - Smalltown America
[Uscita: 25/11/2013]

sullivanDa una “buona lotta”, normalmente nasce fuori qualcosa di positivo. Che la lotta si concluda con la tua sconfitta o con la tua vittoria, se l'avversario è meritevole e degno di rispetto, uno ne esce senza dubbio migliorato e consapevole della propria forza. Adam Montgomery e Ben Robinson avevano fatto del loro combattimento addirittura il nome della propria band. A Derry (Irlanda del Nord. Dove di scontri non proprio buoni se ne intendono) e nel Regno Unito in generale, i Good Fight avevano raggiunto una certa notorietà col loro malinconico e vibrante indie-rock. Tre anni fa però, i due principali artefici di quel progetto avevano deciso che era finito il tempo delle botte (seppur buone)  ed in pace con tutti avevano cominciato a mettere in piedi il loro personale progetto Sullivan and Gold. Il 2013 ci ha regalato il loro debutto. “For Foes” risente inevitabilmente ancora delle influenze dell'esperienza dei Good Fight. Molti dei pezzi che sono entrati in questo album sono registrazioni di fine primo decennio. L'evoluzione che questi ragazzi hanno dato alla loro proposta sta nelle progressioni armoniche, nel lirismo emotivo e nella creazione di una atmosfera abbastanza sofisticata per i fans di Iron & Wine ma che strizza l'occhio, nemmeno troppo velatamente ai Bombay Bicycle Club, ai Local Natives ed ai sempre onniscienti Fleet Foxes .

 

C'è stato un periodo in cui i Fleet Foxes erano praticamente su tutte le copertine musicali. Non è blasfemo pensare che una di queste copertine sia finita tra le mani di Montgomery o Robinson. E da lì, a cascata, è arrivato l'acquisto, tiriamo ad indovinare, dell'album omonimo del 2008. Ma di spunti, questo For Foes ne ha diversi e da sottolineare: dal catartico e sognante mid-tempo di apertura di Lonely; il singolo Run Faster che alterna un falsetto boniveriano ad una autunnale sensazione di stordimento rappresentata dalla variazione di velocità verso la fine del brano; l'acustica People Talk e Please Repeat fatta sullivana cappella sono i momenti di stasi del disco mentre Jigsaws è costruita su un classico giro pop che potrebbe essere tranquillamente uscita dalla testa di Tom Odell. E' un lavoro concettualmente ben strutturato, fa sperare in un futuro sicuramente interessante e se i due avevano in mente di puntare malinconicamente su 10 pezzi per una fredda giornata di sole hanno centrato a pieno il loro obiettivo. Magari da ascoltare mentre passeggiate in un parco da soli in un primo pomeriggio di un giorno di novembre e le foglie degli alberi cambiano colore e vi cadono ai piedi. Potete scegliere questo disco. O ne potete scegliere decine di altri più o meno sulla stessa linea.

 

 

Voto: 6/10
Alberto Niccolai

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