A Bad Day Flawed
[Uscita: 21/01/2025]
La musica è un luogo dal tempo infinito il cui flusso ha bisogno del silenzio come sostanza impalpabile da contrastare ma allo stesso tempo da assimilare come nutrimento. A Bad Day è il nuovo progetto di Sara Ardizzoni (Cesare Basile e Caminanti, Massimo Volume, Mats Gustafsson Fire Orchestra, Marc Ribot, tra gli altri) ed Egle Sommacal (Massimo Volume, Ulan Bator, WuMing 2, Pierpaolo Capovilla e i Cattivi Maestri, etc.). Le undici tracce di "Flawed" si muovono all'interno di spazi immaginari da circoscrivere per decodificarne il contenuto, come se si cercasse di osservare la vita dei microrganismi che popolano una piccola quantità di acqua trattenuta tra le mani. La formazione comune dei due musicisti non procede per percorsi accademici o, per così dire, "regolari" nel senso che la visione di entrambi si è sempre mossa sul crinale dell'immaginazione prima ancora che della scrittura. È come se questo dualismo avesse generato un flusso di coscienza superiore, spontaneo e incontaminato rispetto ad una forma di razionale determinazione del risultato. In “Flawed” Sara ed Egle escono da loro stessi, dalle forme consuete dei luoghi di elezione - semmai ce ne siano stati finora - per creare uno scenario emotivo che assume ogni volta una forma diversa rispetto alla percezione momentanea di chi ascolta, oltre che un'esperienza irripetibile anche per gli stessi musicisti. I riverberi granulari delle chitarre, i delay così come i loop senza sovraincisioni ed i bit crusher (vedi Non Sono Di Qui) che lentamente generano i moduli armonici, ricompongono il linguaggio dei due artisti per renderlo universale e permeabile ad espressioni forse mai pronunciate. “Flawed” ha dentro un profondo senso di inevitabilità esistenziale, quasi di liberazione per il modo con cui l'inquietudine sommessa che attraversa ogni passaggio esplode in una poetica di necessità. L'opener Not In The Light, Not In The Darkness ha un corpo spezzato e fragile che si dissolve in un'aura di suoni quasi cameristici, What They Sing ha sussulti sintetici che rimandano a tracciati kosmische. Il suono delle chitarre diventa una viola elettrificata in Underminer Of Conventional Truth con disturbi onirici di tipo industrial, mentre quando la membrana di vetro di My World Is Disappearing si infrange irrompono nuances di world music frammiste a derive ambient. Stesso fenomeno accade quando le rifrazioni noise di Waves Become Cloud si diradano lasciando emergere desolazioni magnetiche vicine ai Godspeed You! Black Emperor. “Flawed”, nella sua (voluta) imperfezione, cristallizza per Sara ed Egle un momento di passaggio se non addirittura di sintesi di tutte le esperienze maturate da entrambi. Possiamo dire che in questa formidabile ispirazione si intravede l'idea di un futuro diverso rispetto a questo fosco presente così assordante e volgare.
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