Smalltown Tigers Five Things
[Uscita: 24/04/2020]
Loro si chiamano Smalltown Tigers, sono tre ragazze aggressive come le tigri e vengono da Rimini. Hanno sempre destato curiosità le band dove le protagoniste sono solo ragazze, anche se in ambito musicale esistono molto spesso stupidi pregiudizi verso il gentil sesso, come se le donne non potessero reggere un basso o una chitarra in mano e non avessero gli attributi o grinta a sufficienza per formare una band. Già nei favolosi sixties celebrità come le Supremes o Martha & The Vandellas a parte, c’era già stata una bella schiera di gruppi underground al femminile, in pratica quelli che potete ascoltare nelle belle raccolte intitolate "Girls In The Garage" della Romulan Records. Poi, negli anni Ottanta è stata la volta delle Pandoras e delle Bangles, quest’ultima è forse la formazione più famosa di sempre, non solo in virtù del sex appeal di Susanna Hoffs e compagne ma anche per 2-3 canzoni che hanno scalato le charts e le hanno fatte emergere dal sottobosco del Paisley Underground da dove provenivano. A seguire, abbiamo avuto un boom nei Novanta con le Hole di Courtney Love e gruppi favolosi come le Breeders e le Sleater Kinney. Ma non vogliamo annoiarvi ulteriormente, visto che è delle nostre Smalltown Tigers che dobbiamo parlare, di Valli, basso e voce, di Monty, chitarra e voce e di Castel, batteria e voci. E’ un sorprendente power trio che miscela alla perfezione glam, punk rock, surf, garage punk, Ramones e tutto quello che è riconoscibile con il classico avvio one/two/three/four. E’ una cosa stupenda ascoltare tre giovanissime ragazze che nel 2020 suonano sano rock’n’roll invece di fondersi il cervello con rap e hip-hop che trovano (tristemente) largo consenso nei nostri adolescenti. Per di più, provenendo da Rimini, città che oltre ad aver dato i natali a Federico Fellini ed essere stata omaggiata da Fabrizio De André viene spesso accostata a vita notturna e discoteche commerciali, quanto di più lontano da quello che le Smalltown Tigers ci regalano in questi solchi. Dopo incendiarie esibizioni live nella penisola, anche a supporto dei grandi Not Moving LTD, le nostre scatenate romagnole hanno avuto l’onore di suonare in quel di Londra in locali storici come l’Hope & Anchor a supporto di punk band locali. Dopo questa consacrazione era inevitabile aspettarci qualcosa di speciale anche nelle prove di studio anche perché il singolo killer Just Friends aveva ottenuto grandi consensi fra gli adepti del genere anche in virtù di un video irresistibile, perfetto specchio delle loro esibizioni live. "Five Things”, infine, con una bella e colorata copertina, è il potente disco di debutto delle riminesi, da considerarsi un mini album visto che presenta solo otto canzoni per 22 minuti di durata. Se c’erano dubbi e curiosità di vedere se le tre ragazze potessero eguagliare le performance live, questi vengono fugati immediatamente dal micidiale opener Five Things, il miglior biglietto da visita possibile per far conoscere al mondo l’universo Smalltown Tigers. Ma le nostre sanno maneggiare bene anche le melodie, vedi alla voce Girl, saltellante song con chitarra che strizza l’occhio a Poison Ivy e ai Cramps mentre le grintose I Want It Now e la conclusiva The Bitch rientrano più nei classici canoni garage. Ma Valli e Monty sanno anche partire in quarta, come in Find Myself Another Name, mi viene in mente il David Bowie glam giusto un goccio più accelerato (eufemismo), oltre a rendere omaggio agli amati Ramones in Runaway Girl, dove le voci sono al loro meglio. “Five Things”, anche in virtù della breve durata, è un disco da ascoltare tutto d’un fiato, si brucia rapidissimo come un vinile dei Ramones e ti vien voglia di mettere in play il tutto per ricominciare di nuovo. La produzione dell’esperto Stiv Cantarelli ci ha regalato un disco fresco e godibilissimo, un bello schiaffo in faccia a chi pensa che il genere garage o punk-rock non abbia più un senso nel nuovo millennio. Le Smalltown Tigers tengono fede al loro nome e sanno graffiare chi sta loro intorno, ma niente paura, potete correre a vederle tranquillamente on stage nella fortunata ipotesi che transitassero dalle vostre parti.
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