Thee Asstemians S/T

MIRKO Spino (basso), Fabio Intraina (batteria) e Federico Ciappini (voce e chitarra) sono rispettivamente i tre amanti della cassouela. Giocano a non prendersi sul serio ed escono dai loro ruoli istituzionali di discografici e produttori di grande fiuto (Mirko Spino boss della Wallace Records e Intraina degli Intra Studio) per sfornare un anti disco provocatorio e autoironico. Un muro di energia cinetica che si rivela attraverso stratificazioni difficilmente ascrivibili al casuale e all’amatoriale scanzonato. Le propulsioni strumentali tanto della sezione ritmica che delle corde saturano l’atmosfera, si fanno intensità pregnante, carica pronta ad esplodere. Propongono cinque pezzi di hardcore e punk rock tra Naked Raygun e cadenze tribali dalle ritmiche abrasive e grezze (la non casualità di un raffronto assolutamente nostrano con il dinamismo alt rock di Six Minute War Madness, nda.) ma allo stesso tempo gradevoli e orecchiabili. 1234 come suggerisce lo stesso titolo si muove su cadenza regolare a mo’ di funk sintetizzato. The Prayer è un incedere di basso punk-a-billy e distorsioni noise con tanto di proclama agit-prop in versione thrash parodistica. Burn, anthem ‘misfitiano’ sporcato da esalazioni alcoliche che riportano comunque ai deliri destrutturati, alle fughe distorte di Uncode Duello (e nemmeno questo può essere paragone casuale, nda.). Gli intarsi rumoristici e le vibrazioni telluriche di Happy, le contaminazioni elettro spastiche di Jews. Questo disco conquista con disinvoltura e finisce per diventare lo stalker che violenta i vostri pensieri. Una combustione indolore di poco più di un quarto d’ora che farà rimbalzare il vostro cervello come una pallina da ping pong, una scarica a basso voltaggio per fare intostare e sobbalzare i vostri culi rammolliti, ma solo per dimostrarvi che il gioco è una cosa molto ma molto seria!