Omikron-Phon ORIGINAL SOUNDTRACKS
[Uscita: 10/02/2015]
#consigliatodadistorsioni
Dietro il moniker Omikron-phon si nasconde il musicista parmense Andrea Azzali, attivo sin dai primi anni ‘80 all’interno della scena musicale sperimentale italiana. Membro fondatore dei Tomografia Assiale Computerizzata (T.A.C.) insieme a Simon Balestrazzi nel 1981, ha fondato nel 1993 un altro storico gruppo di rock sperimentale, i Parts, durati fino al 2001, anno in cui è entrato a far parte, come compositore di colonne sonore, della compagnia teatrale parmense Lenz Rifrazioni. Dal 1995 Azzali porta inoltre avanti un suo progetto solista di ricerca in ambito squisitamente elettronico dal nome Monophon e dal 2013 un progetto solista di live-electronics dal nome PSy-phon. Questo ennesimo side-project, Omikron-phon raccoglie in un unico disco (il primo sotto questo nuovo pseudonimo) il meglio delle sue musiche più classicheggianti scritte per il teatro.
Una quindicina di brani strumentali, per la durata di oltre settantatré minuti, costituiscono questo “Original Soundtracks”, un album composto da registrazioni realizzate per la già citata compagnia Lenz Rifrazioni tra il 2009 ed il 2014, dove cori, archi, fiati, pianoforte e contrabasso (tutti simulati elettronicamente) fanno da padrone nelle composizioni, a scapito dell’elettronica, più presente in altri progetti musicali di Azzali.
Tra vertiginose progressioni alla Philip Glass (Tra il rosso e il Verde), influenze orientaleggianti (Through The Eyes) e brani che alternano momenti classicheggianti a momenti di elettronica minimale, il sound del disco attinge a piene mani da colonne sonore di vario genere, musica classica, contemporanea, minimalismo con sprazzi di elettronica cosmica tedesca. All’avanzare dell’ascolto balza all’orecchio, evidentissima, la maestria compositiva di Azzali (foto a destra), musicista a tutto tondo, che presenta questo album come suo “biglietto da visita” come compositore di colonne sonore di stili differenti, in ognuno dei quali riesce a muoversi con assoluta disinvoltura.
Original Soundtracks è un album che, alternando momenti travolgenti ad altrettanti meditativi, si lascia ascoltare tranquillamente: siamo qui lontani dalle contorte sperimentazioni sonore dei vari progetti in cui ha militato l’autore. L’unica pecca è forse l’eccessiva durata dell’album: in un momento storico in cui gli album doppi stanno scomparendo (soprattutto per gli alti costi di produzione), in cui un album non dura più di tre quarti d’ora e i mini-album di mezz’ora proliferano più che mai, sarebbe stato meglio dividere l’album in due lavori separati, magari raggruppando episodi più simili tra loro e creando una tracklist più coesa. Resta indiscussa la qualità altissima della proposta musicale di Azzali e pertanto ve ne consigliamo l’ascolto.
Correlati →
Commenti →