Contrazione Cieli Rossi Sull’Europa / Contr’azione

Continua la più che meritoria opera di riesumazione dell’underground più radicale esploso in Italia negli anni Ottanta a opera della label pisana Area Pirata. Anche nel caso dei Contrazione ci troviamo davanti a una band che fece della non compromissione col sistema capitalista e con l’industria musicale la sua regola artistica e di vita. Espressione del movimento punk anarchico torinese, i membri dei Contrazione provenivano da alcune fra le band punk torinesi come Kina e Fiori Del Male e debuttarono nel 1984 con uno split autoprodotto insieme ai Franti di Stefano Giaccone e che ritroviamo nella prima facciata di questo long playing, la seconda contiene invece l’Ep “Cineocchio". Storia E Memoria” pubblicato nel 1985 dall’etichetta Blu Bus, si tratta di pubblicazioni ormai praticamente introvabili e quindi questa è l’occasione buona per accaparrarsi una delle 500 copie stampate in vinile da Area Pirata. I Contrazione vissero la loro breve stagione legandosi a quelle frange ribelli che crearono un sistema alternativo attraverso il circuito dei centri sociali, delle fanzine, delle etichette ultraindipendenti, dimostrando grande coraggio e coerenza. La musica è esattamente come ci si aspetta, canzoni brevi, chitarre e ritmi sfrenati, accordi semplici, ma fulminanti e ripetuti con la forza di un kalashnikov in piena azione, testi urlati con rabbia e furia che inneggiano alla ribellione con tutta la disperazione portata da una vita vissuta in emarginate periferie urbane grigie e senza speranza. E poi la lotta contro la repressione, il carcere, perché chi non si conforma al volere delle multinazionali è Condannato, come il titolo di una delle migliori canzoni dello split. Non solo, però perché “Cieli Rossi Sull’Europa / Contr’azione” è un documento storico imperdibile e per la qualità della musica, ma anche per ribadire, in un momento in cui la repressione contro gli anarchici e i ribelli sembra riacutizzarsi, si pensi allo scandaloso caso di Alberto Cospito condannato addirittura al 41bis, quanto sia necessario creare degli spazi culturali, politici per chi non vuole piegarsi alle logiche del potere, ecco perché ci piace ancora ascoltare l’urlo ribelle dei Contrazione. Il disco è dedicato a Mara Caberlin che della band fu l’inconfondibile voce.