Qohelet Cantico Dei Cantici
[Uscita: 11/01/2025]
"Mentre godo del tuo gridare, ogni bacio, ogni carezza, la mia bocca che ti cerca, sono poesia ancora da scrivere."
L’infrangibilità del sentimento al di là della concezione del tempo misurabile. La centralità della figura della donna nel più sublime dei cantici, in una sorta di manifesto femminista ante litteram. A cinque anni di distanza dall’omonimo debut-act “Qohelet”, Gianni Venturi (voce ‘cantante e narrante’ di Altare Thotemico, Banda Venturi e Moloch) ed Alessandro Serravalle (chitarrista e mente creativa dell’Officina F.lli Serravalle e dei Garden Wall) ritornano sulla scena discografica con “Cantico Dei Cantici”, inedito progetto all’interno del quale fanno confluire ambiziosa sperimentazione sonora, solennità recitativa e, immancabilmente, colte tematiche. Accomunati dalla sconfinata passione per Emil Cioran e Guido Ceronetti, l’alchemico binomio sceglie di omaggiare proprio quest’ultimo, geniale e compianto maestro del ‘pensiero terribile’, portando sul proscenio la rappresentazione della personale rilettura di metà ottanta del poema attribuito a Re Salomone. Suddiviso in otto movimenti (prologo, cinque poemi e due appendici) il secondo capitolo Qohelet conduce l’ascoltatore di turno in un viaggio emozionale tra le recondite increspature dell’animo di uno dei grandi testi d’amore della letteratura. Il pathos dei declami di Venturi e le definite quanto artefatte ‘location sonore’ disegnate da Serravalle , pur nella loro oggettiva enigmaticità, non lasciano spazio alla distrazione esigendo un approccio all’opera persuaso e di conseguenza meditativo. Alla realizzazione di questi scenari evocativi danno fondamentale manforte il sassofonista Emiliano Vernizzi (colonna portante dei Pericopes) e Gianpietro Serravalle, fratello di Alessandro, al quale è affidato il compito di curare le sequenze ritmiche; da rimarcare la suggestiva opera di copertina dell’album ideata da Selene Caissutti, In un’epoca plumbea, inaridita di contenuti come la nostra, appare quanto mai fondamentale l’impegno profuso da Venturi e Serravalle, da sempre voci fuori dal coro refrattarie all’apatico mainstream, nel confezionare componimenti che cercano di smuovere coscienze e riflessioni. Pur nella sua indiscussa complessità entrare in sintonia con questo ‘cantico’ non può che produrre giovamento alle nostre anime stordite. E magari riaccendere scintille di ragione primordiale.
https://alessandroseravallegianniventuri.bandcamp.com/album/qohelet-il-cantico-dei-cantici
Commenti →