Rafael Anton Irisarri A FRAGILE GEOGRAPHY
[Uscita: 23/10/2015]
Stati Uniti #consigliatodadistorsioni
Artista di gran talento, statunitense seppur di chiare origini basche, Rafael Anton Irisarri costituisce una garanzia di qualità nell’ambito della musica di matrice ambient degli ultimi anni. Non solo per le collaborazioni con artisti di grande spessore quali, tra gli altri, il valoroso Fennesz o il bravo musicista australiano Lawrence English, curatore altresì della label Room40, per la quale è inciso quest’ultimo lavoro di Irisarri, “A Fragile Geography”, ma anche perché il nostro ha ormai acquisito capacità artistiche di estremo pregio, dopo i tre precedenti 12’’: “Daydreaming” (2007); “The North Bend” (2010); “The Unintentional Sea” (2013).
I suoni di quest’album sono di alto livello, frammenti di liquida discesa nei territori dell’ambient più incisivo e consapevole, ‘paesaggi sonori’ avvolti da nebbie crepuscolari e come generate dai movimenti spiraliformi della mente.
Musica meditativa, quieta riflessione sull’infinito spazio cerebrale dell’attimo creativo fermato a un soffio dal suo “quia”, come già s’intuisce dall’iniziale Displacement e dalla successiva Reprisal, lunga camminata negli abissi del pensiero sospeso su serici filamenti nerastri. Una dura critica al ‘sistema di vita’ planetario, una sorta di messa da Requiem per la società contemporanea, per strumenti elettronici, esemplificato dall’american way of life, è contemplata nella splendida e inquietante Empire Systems, con dispiegamento di tastiere trattate a graffiare il disperato tessuto vellutato del suono, mentre, il recupero di atmosfere di più quieta astrazione metafisica è affidato a tracce come Persistence e Secretly Wishing For Rain che chiudono l’opera.
A parte, a guisa di dono, l’Ep “Unsaid”, quasi mezz’ora di quieta stupefazione sonora tendente al nirvana. Musica per menti raffinate ed elucubranti attorno ai massimi sistemi.
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