UT NOISE DEADENING BARRIER
Arriva da Genova questo power-trio, che si presenta con l'incarnazione attuale dopo aver cambiato diverse formazioni. Il sapore di questa produzione presenta una certa cura fin dalla presentazione del disco: cartoncino nero e stampa rossa, la tracklist e le info minimali stampate su velina opaca. Poche presentazioni, la musica deve parlare. E lo fa portandeoci su territori che amiamo: Riccardo (basso e voce), Stefano (chitarra e voce) ed Enrico (Batteria) trasmettono la gioia nel suonare entro le coordinate del noise rock degli anni '90. La loro missione autoconsegnata sembra quella di far rivivere quelle ritmiche spezzate e quelle chitarre nervose su strati di basso blues. L'incipit con Ticket to Haven e Trick or Treat si trova nella terra di confine degli At the Drive-In. Con la terza traccia ci spostiamo direttamente a Washington, DC con un'intenzione che più Fugazi di così non si può, mentre nella traccia seguente Psychic Seed e The Island viene fuori il basso alla David Wm. Sims dei Jesus Lizard. Questo è il mood che aleggia per tutte le 10 tracce di “Noise Deadening Barrier”, un album ruvido e con una sua peculiare energia interna. La differenza tra i modelli citati e questi fidi cavalieri è porre un'attenzione in più alla scrittura della canzone, che renda i brani più incisivi con un tocco maggiore di autenticità.
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