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19 Aprile 2012

Petros Markaris Prestiti Scaduti

2011 - Bompiani

Prestiti Scaduti MARKARISAnche se uscito quasi un anno fa, nell’estate del 2011, “Prestiti scaduti” l’ultimo giallo dell’autore greco, primo di una trilogia dedicata alla crisi economica, e che nel secondo volume già uscito in patria racconta di un killer di evasori fiscali, sembra acquistare un’attualità sempre più intensa anche per noi italiani. Quella che ci racconta Markaris è una Grecia devastata dalla crisi economica e finanziaria, in cui la gente perde da un giorno all’altro non solo posizioni economiche e sociali, ma diritti fondamentali sui quali si basava la convivenza civile. I fallimenti si susseguono, le attività economiche chiudono, i lavoratori devono sacrificare alla crisi parti sempre più consistenti del loro reddito: in questo quadro deprimente, in una Atene soffocata dalla calura estiva, viene ritrovato nel bel giardino della sua villa il cadavere decapitato con un colpo di spada dell’ex direttore ora in pensione della Banca Centrale.

 

Il commissario Charitos si trova così a indagare sul passato dell’uomo, scoprendo le sue ardite e non del tutto limpide operazioni finanziarie, ed il suo spietato modo di condurre gli affari e soffocare i debitori. Le cose si complicano quando verranno ritrovati altri cadaveri di uomini legati al mondo della finanza, delle agenzie di rating e di recupero crediti, tutti  uccisi con la medesima tecnica mentre la città viene riempita di volantini che invitano la popolazione a non pagare i debiti verso le banche. I greci, prostrati dalle misure anti crisi e insofferenti verso le banche, sembrano parteggiare per il Partigiano antibanche, come viene soprannominato il misterioso diffusore degli appelli, e l’intero ordine sociale sembra vacillare. Le indagini di Charitos, mentre suoi colleghi optano per la pista terrorismo, si orientano a cercare il colpevole verso qualcuno che, essendo stato rovinato dalle banche, nutre sentimenti di forte rancore, ma è come cercare un ago nel pagliaio, ormai sono moltissimi i greci che hanno visto precipitare la loro condizione economica. ‘In questo paese  nessuno tortura più i neri: e sai perché? Perché, grazie alle ultime misure economiche, i più neri di tutti siamo proprio noi greci’. 

 

L’indagine offre così il destro a Markaris di fare un viaggio nel profondo della società greca di oggi con le sue paure, le sue angosce, alla ricerca di spiegare a se stessa come mai sia precipitata così rapidamente e inconsapevolmente nel baratro di una crisi così profonda e senza via d’uscita; ma soprattutto la domanda è se il modo in cui si combatte la crisi è quello giusto e se a pagare il prezzo maggiore non siano le vittime invece dei carnefici.  Romanzo noir sociale su una società dominata dalle grandi forze della finanza mondiale in cui le differenze economiche si allargano sempre più, “Prestiti scaduti” è anche una riflessione sulla giustizia, chi sono i colpevoli, chi sono i cattivi? Romanzo inquietante anche per noi italiani che vediamo le mani lunghe e rapaci della crisi incombere sulla nostra vita e avvicinarsi lo spettro di una deriva greca della società del nostro paese. Lettura piacevole e appassionante, ma che può anche aiutarci a meglio comprendere il nostro drammatico presente.

 

 

Ignazio Gulotta
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