Drøm Piccole Canzoni Sospese

Lucio Leonardi è un giovane e talentuoso artista siciliano, esploratore delle galassie abissali del suono elettronico. Già col progetto Photographs., ha rilasciato ben quattro albi dal 2017 ad oggi, recensiti da Distorsioni (“Ekklesia”, Alma Mater”, “Hurt”, "Nocturne”), nell’ottica di una costante crescita espressiva e sonora di rimarchevole livello. Una miscellanea di glitch, drone, elettronica per voce e sintetizzatori, di notevole impatto. Il primo episodio discografico sotto l’egida del nuovo progetto Drøm, non ci coglie affatto impreparati. “Piccole Canzoni Sospese”, che poi canzoni non sono, se non nella concezione dei mille mondi mentali possibili di Lucio, sciorina un ventaglio spezzato di sonorità post-apocalittiche arreso al “quia” dell’oltresuono. Dieci frammenti strumentali di indubbio fascino, connotati da una discesa nel Maelstrom dell’espressività musicale più interiorizzata possibile, a base di ambient, dark-drone, minimalismo elettronico (Entrata, In Apnea), dove domina la cupezza dei sogni spezzati, il fuoco nero della ricerca dell’oblio, e insieme la nostalgia della memoria nel suo farsi crepuscolo, come in Mangio L’oscurità, movimento di fluidi come dentro teche di cristallo. Meditazioni in forma di frames in lenta dissolvenza, paesaggi sonori in fiamme nell’inferno delle metropoli (Nella Nebbia, Racconto Di Un Uomo Fragile, Turbamento). La catartica distesa ambient di Distanza Dell’Addio e la breve trama sperimentale sgranata in argentea filigrana di Uscita chiudono un album di svolta per Lucio Leonardi, sempre più proiettato verso la ricerca di nuovi mondi espressivi più maturi e personali, dallo stile più solido e brillante.