Verdiana Raw WHALES KNOW THE ROUTE
[Uscita: 20/05/2016]
#consigliatodadistorsioni
A quattro anni dal debutto “Metaxy” esce su Pippola Music il secondo album della cantante/pianista fiorentina Verdiana Raw. Verdiana Maria Dolce, classe 1987, in neanche trent’anni di vita ha un curriculum artistico variegato che va dagli studi classici di pianoforte e violino (che confluiscono nel suo attuale stile compositivo), alla danza classica, dal canto alla recitazione teatrale, dalla collaborazione con il gruppo hard rock Margaret’s Crime a quella con la compositrice elettroacustica Alessandra Panerai, dagli studi di musicoterapia allo sviluppo di vari stili di canto, esperienze che si riversano tutte nei suoi live show e nel disco “Whales Know The Route”. Sin dal primo album, Verdiana (voce, pianoforte, organo, violino) collabora con Antonio Bacchi (chitarra) e Fabio Chiari (batteria e percussioni): fondamentale è stato l’incontro con il bassista Paolo Favati, boss della Pippola, che oltre ad introdurre nella band gli archi (violino, viola e violoncello) di Erika Giansanti, decide di produrre il nuovo disco.
Con l’opener Time Is Circular si vien subito catturati dalle atmosfere magiche delle melodie della voce di Verdiana e dalle sonorità folk-psichedeliche della sua band. Behind That Ballerina è basata sul piano e sulla voce, con un flebile accompagnamento degli altri strumenti, con una parte centrale psichedelica incentrata invece su un hammond che improvvisa sulla base ritmica della band. This Disaster è una lisergica ballata rock con una interpretazione vocale alla Siouxsie Sioux, mentre Saturnine Hopes è una piano song in cui gli studi classici di Verdiana tornano a farsi sentire: la sua voce si muove sinuosa su scale tonali che intersecano gli arpeggi del piano e le melodie degli archi della Giansanti.
Durme Durme è una ninna nanna tradizionale cantata in ladino (un linguaggio ebreo ibrido conosciuto anche come giudeo-spagnolo) che, nella reinterpretazione di Verdiana per voce, piano e violino, assume un sapore a metà strada tra la musica mediorientale e quella medievale europea. La capacità dell’artista nel modulare la voce in modi assai diversi è evidente in Amina’s, un brano folk rock influenzato dalle soundtrack spaghetti western.
Planets è un’altra song per piano, voce e viola dai toni drammatici, mentre On The Road To Thelema è un brano quasi interamente strumentale (ad eccezione di vocalizzi in duetto con Luigi Mennella e di uno spoken word rarefatto) che ricorda i bei tempi dei Cocteau Twins anni ’90. According To Satie è uno strumentale al piano dal sapore cinematografico, accompagnato da cori lontani e da interventi di un quartetto d’archi. Whales Know The Route è una sonata per viola, voce e piano (effettati all’eccesso), il cui inizio ricorda il “Chiaro di Luna” di Beethoven e che chiude l’album trasportandoci in una sorta di viaggio psichedelico. E’ incredibile credere che questo possa essere il secondo album di una artista giovane: Verdiana & co. si muovono con disinvoltura tra i generi musicali succitati regalandoci un disco intenso, notturno e dalla forte componente cinematica (molti brani potrebbero tranquillamente commentare scene di film).
Al maturo lavoro di composizione e alla disinvolta esecuzione di Verdiana, si affianca il sapiente e mai invasivo lavoro di arrangiamento di Bacchi e Chiari, l’esecuzione magistrale della Giansanti e la notevole produzione di Favati, che ci regala un disco con un sound impeccabile, da produzione major. Un album sfaccettato da ascoltare tutto d’un fiato. Consigliatissimo.
Confermo, una voce che ti trasporta tra cupe locations fino a spiagge d’avorio senza mai approdare nel dubbio percorso. Un progetto eccezionale con una attenzione impeccabile su tutti i fronti, incastri sonori perfetti in un continuo susseguirsi di sorprendenti soluzioni, mai banali, sempre al limite del presagio. bravo lo storico producer che continua imperterrito a proporre la propria maestria passando da l’IBM al Rock.
Grazie Andrea