The Undertones 14 aprile 2012, Circolo degli artisti, Roma
THE UNDERTONES + SUNGLASSES AFTER DARK
Ad aprire questa bella serata c’è il gruppo romano Sunglasses After Dark. Con all’attivo un ottimo album omonimo uscito nel 2008 il gruppo romano ci regala una mezz’oretta di fuoco e fiamme. Un robusto hard rock’n’roll per degenerati con chiare influenze Motorhead - Kiss, strapazzato con il punky dei Ramones. Qualcosa tratta dal loro vecchio album, qualche pezzo nuovo, e una bella cover dei Motorhead R.A.M.O.N.E.S. che andra’ a finire su un tributo dedicato alla band del buon Lemmy Kilmister. Come fa di consueto e inspiegabilmente il Circolo Degli Artisti accorcia loro la scaletta e non ne capisco il bisogno, dato che per ascoltare gli Undertones bisogna aspettare ancora 45 minuti. Sorridenti arrivano sul palco gli Undertones e io che dubitavo un po’ sulla mancanza di Feargal Sharkey cantante storico del gruppo, sono costretto a ricredermi. Il gruppo nato a Derry nel nord Irlanda nel 1975 debutta nel 1978 con il singolo Teenage Kicks una vera pietra miliare del punk rock del 77 a detta anche dal famoso dj inglese John Peel, uno dei pezzi punk piu’ coverizzato di sempre.
Nel 1989 dopo quattro album di cui gli ultimi due veramente bruttini il gruppo si scioglie, grazie anche urgenze poppettarie del cantante. Nel 2004 si riformano con un nuovo cantante, Paul McLoone, e nello stesso anno danno alle stampe il discreto album “Get What You Need". Nel 2008 esce “Dig Yourself Deep” decisamente migliore del precedente. I nostri cinque ci regalano una serata all’insegna di un nostalgico divertimento come solo i grandi sanno fare. Il cantante come detto prima non ci fa rimpiangere il vecchio Sharkey anzi, dà alle canzoni un tocco glamour che non mi dispiace. Salta e si dimena per tutto il tempo divertendosi dell’irruenza del pubblico che canta e balla ogni singolo pezzo. E come dargli torto, una sequenza di hit con cui è difficile stare fermi : I Gotta Getta, Girl Don’t Like It, Billy Third, My Perfect Cousin, Here Comes The Summer, Teenage Kicks, Jimmy Jimmy e si potrebbe continuare, per un totale di 32 pezzi se si considerano i due encore. Un’oretta e mezza al fulmicotone. Alla faccia di Joe King e i suoi Queers, ed i loro scheletrici 28 minuti di concerto. Mai 18 euro di biglietto furono spesi così bene.