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11 Novembre 2024 ,

Nistri - Panichi Vittorio Nistri – Filippo Panichi

2024 - Snowdonia Dischi
[Uscita: 01/11/2024]

Appena finito di ascoltare per la prima volta questo lavoro firmato Vittorio Nistri e Filippo Panichi, siamo rimasti silenziosi per qualche minuto, quasi sopraffatti dalla bellezza di ciò che avevamo appena finito di ascoltare e soprattutto dalla consapevolezza di trovarci davanti a uno dei pochissimi dischi che attualmente hanno la capacità di sorprendere, di suscitare quell’eccitazione che può darti soltanto una musica non convenzionale che apre spiragli nuovi e suscita un caleidoscopio di emozioni e sensazioni come difficilmente capita, una musica in cui la sperimentazione si accompagna splendidamente alla capacità e alla forza comunicativa. Ma andiamo con ordine: l’inedito sodalizio fra Nistri, titolare di alcuni fra i progetti più interessanti della scena underground come Deadburger e Ossi, e Panichi, chitarrista autore di alcuni interessantissimi lavori di sperimentazione elettroacustica, si è cimentato in un’opera che loro stessi definiscono di musica da camera psichedelica ed elettronica sperimentale, realizzata sulle partiture di Vittorio Nistri e con una serie di synth inconsueti e a basso costo, strumenti autocostruiti, come, fra gli altri, il Pipistrellator un rilevatore di ultrasuoni creato da Panichi. Accanto ai due titolari, impegnati con chitarre, tastiere, synth e svariati altri strumenti, hanno suonato Silvia Bolognesi al contrabbasso, Giulia Nuti alla viola, Enrico Gabrielli ai sax e clarinetti, Pietro Horvath al violoncello ed Edoardo Baldini al trombone. L’album è completamente strumentale e senza la presenza di basso e batteria, e questo per Vittorio Nistri, che ha curato anche gli arrangiamenti è una novità assoluta che distanzia il disco da quanto realizzato in precedenza e da ogni matrice rock, spostandolo invece verso la musica contemporanea e la sperimentazione. Altro pregio del disco è la sua natura schiettamente e orgogliosamente artigianale, si respira in ogni suono, in ogni nota l’amore e la passione con cui è svolto, la cura di ogni particolare, dietro questa musica ci sono un cuore e un’anima che pulsano. Ogni cosa è curata fin nei minimi dettagli, dalla copertina, enigmatica e spaziale del pittore Beppe Stasi, alle grafiche di Gabriele Menconi che illustrano il booklet nel quale sono presenti tutte le informazioni necessarie su strumenti, campionamenti e musicisti presenti in ciascuna traccia, del resto il disco esce per Snowdonia, etichetta da sempre attenta a offrire prodotti di alta qualità, sia per la musica che per il packaging. Venendo alle composizioni apre il disco Il Faro Di Schrödinger su un tappeto di droni sorgono e spariscono i suoni di un piano, di una marimba, la sensazione è di stare in bilico su un baratro, di precarietà, riflesso probabile della preoccupazione e dell’incertezza che questo momento cupo causa in tutti noi. L’alba è il momento della luce, che dovrebbe aprirsi alla speranza, ma qui è in risacca, trema, sembra tornare indietro, la notte incombe ancora in La Risacca Dell’Alba dove la possibilità di una melodia resa dagli archi si scontra con flussi e riflussi di rumori fino al finale cupo e dolente. Maya Deren Blues, dedicato alla cineasta sperimentale surrealista, è un blues suonato dalla chitarra scarnificata di Panichi in enigmatico dialogo con vibrafono, campane tibetane, contrabbasso e nel finale il clarinetto basso di Gabrielli, un viaggio contorto nei meandri più oscuri della nostra tormentata, psiche. Pipistrelli Sul Frigorifero è un momento di stacco, un divertissement che ironicamente gioca sul ritmo, mentre in Segreti l’ariosità di una melodia viene continuamente contraddetta, come una speranza che si infrange contro la realtà. Splendida Sheriff In Tiraspol un prog-jazz ipnotico e frastornante, parafrasando il grande timoniere: grande la confusione sotto il cielo, la situazione è eccellente? Il brano è ispirato alla paradossale situazione della Transnistria dove accanto a simboli ereditati dall’URSS c’è una società monopolista, la Sheriff, di stampo capitalista che domina ogni cosa. La Costante Elastica passa dalla musica concreta a una magnifica partitura per fiati e Giulietta Sotto Spirito si confronta divertendosi con la musica di Rota, mantenendone lo spirito fanciullesco e fiabesco pur in una dimensione più contemporanea e rumorosa. Chiude Prove Tecniche Di Solitudine che con i suoi romantici archi ci invita a un momento di raccoglimento e riflessione dopo 50 minuti di musica che vive di turbamenti e contraddizioni, ricca di suggestioni e sollecitazioni, possibile colonna sonora di un momento storico dominato dall’inquietudine e dalla paura.

Voto: 8.5/10
Ignazio Gulotta

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