The Celibate Rifles The Turgid Miasma Of Existence – Ristampa
[Uscita: 13/10/2023]
The Celibate Rifles sono state fra le band più interessanti e originali della scena punk australiana, per vari motivi hanno avuto poca considerazione all’estero, giunge così quanto mai opportuna questa ristampa di “The Turgid Miasma Of Existence”, curata da Area Pirata, loro album del 1986. La band non esiste più dal 2019 quando un cancro si è portato via il loro frontman Damien Lovelock. Il loro punk è per certi versi atipico e questo disco lo dimostra in pieno, intanto per la ricca strumentazione utilizzata, infatti troviamo violoncelli, chitarre acustiche, clarinetti basso e zither, quanto di più lontano dalla classica strumentazione punk, poi i loro testi sono molto curati e hanno un’attenzione non comune alla critica sociale e politica, non disdegnando l’utilizzo del sarcasmo. Del resto come ha dichiarato Kent Steedman, uno dei due chitarristi della band: «Per ironia della sorte, quasi tutti quei sentimenti sono purtroppo attuali ancora oggi... Gli stronzi continuano a invadere i paesi, i problemi con la droga, il lavoro ingrato e l'isolamento, l'intrusione nel nostro spazio personale, la distruzione dei luoghi naturali, la mancanza di cura o empatia e la manipolazione dei media». Del resto, come recita il titolo, la loro musica sembra davvero uscire dai miasmi dell’esistenza, è musica che si sporca le mani e inacidisce, corrosiva e spericolata. Se la matrice è punk, fra Ramones e Radio Birdman, evidenti sono le influenze di Mc5, Iggy Pop, ma anche dell’hard rock e della musica urbana newyorkese. Così accanto a brani velvettiani come Sentinel, impreziositi da ottimi assoli di chitarra convivono altri come Some Kind Of Feeling o Sometimes tutto riff taglienti e velocità alla Ramones o brani come No Sign in cui riecheggiano i Clash di Guns Of Brixton. Questo per dire che “The Turgid Miasma Of Existence” ha le qualità musicali per farsi apprezzare anche da chi non è un cultore del punk. E poi come non amare un disco in cui c’è un verso bello come questo che apre New Mistakes: «Teach me how to live, 'cause I know to die»? Del resto si sa che l’Aussie rock è sempre stato un terreno fertile, questo disco dei Celibate Rifles ce lo conferma ancora una volta.