Gregg Allman SOUTHERN BLOOD

Stati Uniti   #consigliatodadistorsioni  

Eccolo, puntuale (come promesso), postumo, l’ultimo materiale inciso in studio dal grande southern rocker americano Gregg Allman deceduto il 27 Maggio 2017, pubblicato a meno di quattro mesi dalla sua dipartita. "Southern Blood", prodotto dal prestigioso Don Was è un album interamente di cover se si esclude l'ottima My Only True Friend, co-firmata da Gregg Allman, che (come ha scritto qualcuno) non sfigura affatto nella rosa dei migliori e ormai storici brani scritti e interpretati dall'artista in passato (Melissa, Midnight Rider, Ain't Wastin' Time No More) insieme all'indimenticato fratello Duane nella magnifica Allman Brothers Band. Va da sè che pur non essendoci in Southern Blood altro materiale originale del cantante-tastierista siamo alle prese ugualmente con un album di grandissima caratura che 'nobilita' il concetto di cover innalzandolo allo status di arte, così come ad esempio aveva fatto, con altre e probabilmente più intense modalità, il gigante Johnny Cash con i suoi "American Recordings". 

Una serie di stupende e languide ballate permeate dal soul vocale inconfondibile di Gregg, chicche estratte dall'infinita gloriosa storia dell''Americana', ed omaggi ad alcuni dei suoi songwriters-pilastri: Bob Dylan, Willie Dixon, Jackson Browne, Grateful Dead, Lowell George, Tim Buckley. Nella deluxe edition di Southern Blood  è ripreso dalla scaletta alla grande dal vivo il blues dixoniano di I Love The Life I Live e di Love Like Kerosene. Alla fine tutte le eloquenti promesse di copertina e titolo del disco sono più che mantenute, esattamente come la sua aspettativa di definitivo testamento artistico del mood di uno dei protagonisti (meno celebrati) senza tempo del rock internazionale.