Damien Jurado VISIONS OF US ON THE LAND
[Uscita: 18/03/2016]
Stati Uniti
E siamo al tredicesimo album per Damien Jurado, prolifico songwriter di Seattle. Una lunga e altalenante carriera iniziata verso la metà degli anni novanta con cassette registrate in casa e la solita serie di concerti che lo portarono alla pubblicazione, nel 1997, del primo disco grazie all'attenzione ed il supporto della Sub Pop. Jurado esegue del folk-pop pregno di echi West Coast, nonostante la sua origine e provenienza, ma mai del tutto convincenti.
Le canzoni e le liriche di Damien Jurado nel corso degli anni qualche traccia positiva l'hanno lasciata, nonostante non stiamo parlando certamente di un nuovo Neil Young ma neanche di un novello Graham Nash. Tra le 17 tracce (eccessive in verità) di questo ultimo disco "Visions of us on the Land", solo poche songs come Mellow Blue Polka Dot (che sembra uscire dal portfolio dei Fleet Foxes) e Walrus si distaccano, sfiorando leggere pulsioni rock, dalle atmosfere melodiche (alquanto monotone) di brani come QACHINA e Lon Bella, pericolosamente prossime al mellifluo mood pop-mainstream di vecchie band-artisti statunitensi come gli America, o Christopher Cross (in alcuni casi). Anche Queen Anne è una bella ballad, ma è un pò poco. Deludente.
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